È un successo tutto targato Anief quello che vede l’emanazione da parte del TAR del Lazio di ben due ordinanze (la n. 3251/2016 e la n. 3112/2016) di pieno accoglimento che confermano il diritto alla partecipazione alle prove concorsuali per Insegnanti Tecnico Pratici dei ricorrenti non in possesso di abilitazione all’insegnamento. A costringere il Tribunale Amministrativo a “cedere le armi” di fronte all’evidente diritto dei candidati non abilitati, sono state le precedenti decisioni già ottenute in Consiglio di Stato dai legali Anief che hanno portato “a più miti consigli” proprio quel Tribunale Amministrativo precedentemente sordo all’ammissione con riserva di questa particolare tipologia di docenti. Prospettata, anche, la predisposizione di prove suppletive riservate ai ricorrenti.
Vittoria completa dell’Anief, dunque, che grazie alla sapiente azione dei propri legali, ha ottenuto finalmente ragione piena presso il TAR del Lazio, con l’emanazione di due Ordinanze cautelari che richiamano i precedenti già espressi dal Consiglio di Stato il quale aveva ritenuto, con l’Ordinanza 1836/2016, sussistenti proprio le ragioni patrocinate dal nostro sindacato in favore dei diplomati con titolo di accesso utile agli Insegnamenti Tecnico Pratico, ma senza la relativa abilitazione, rilevando come, ai fini della partecipazione al Concorso, “continui altresì ad applicarsi, interinalmente, la disciplina transitoria di cui all’art. 402 dello stesso D.Lgs. n. 297/1994, in forza della quale – per ciascuna classe di concorso – debba prescindersi dal possesso dell’abilitazione come ineludibile requisito di ammissione al concorso finché, per quella specifica classe, non sia stato attivato e compiuto almeno un percorso abilitativo ordinario”.
L’istanza cautelare, dunque, è stata accolta dal TAR del Lazio proprio in considerazione dei precedenti favorevoli da parte del Consiglio di Stato ottenuti dal nostro sindacato, “ai fini dell’ammissione con riserva dei ricorrenti alla prova concorsuale, eventualmente mediante predisposizione di apposita sessione ove tale prova fosse stata già espletata”. L’Amministrazione, ora, come anticipato e già richiesto al MIUR dall’Anief, dovrà provvedere proprio alla predisposizione e all’espletamento delle prove suppletive riservate ai ricorrenti che non sono riusciti a partecipare alle prove scritte per un’illegittima esclusione operata dal Ministero dell’Istruzione nel Bando di concorso.