Il giovane sindacato avvia il ricorso al TAR Lazio contro il decreto ministeriali n. 669 del 7/9/2016, con cui il Miur ha certificato la mancanza di disponibilità per tanti insegnamenti della scuola secondaria, di primo e secondo grado, per i vincitori del concorso 2016. L’impugnazione del decreto di autorizzazione e ripartizione del contingente per le nuove immissioni in ruolo è propedeutica all’eventuale ricorso al giudice del lavoro per tutelare le posizioni individuali, al finedi ottenere l'effettiva assegnazione del ruolo prima della scadenza della validità triennale delle graduatorie di merito. Adesioni sul portale Anief entro il 27 settembre.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): non permetteremo che molti dei vincitori del concorso, già dichiarati tali dalle commissioni che hanno terminato il proprio lavoro, vedano allontanarsi l’immissione in ruolo. Con il rischio di decadere, insieme alle graduatorie di merito, se la situazione dovesse rimanere bloccata anche nei prossimi due anni.
L’ennesimo scandalo sul concorso docenti 2016 è servito. Con la pubblicazione del decreto 669/2016 sul contingente per le nuove immissioni in ruolo, infatti, il Miur ha certificato che – almeno per quest’anno – mancano i posti su cui attuare le assunzioni per molte classi di concorso. E non è tutto: Se questa situazione non dovesse sbloccarsi nel prossimo biennio, le graduatorie di merito decadrebbero e i vincitori del concorso perderebbero l’immissione in ruolo. Da una prima analisi condotta dal giovane sindacato, il problema appare di proporzioni notevoli e diffuso su tutto il territorio nazionale.
Ma l’Anief non ci sta. Il sindacato guidato da Marcello Pacifico avvia immediatamente un ricorso al TAR Lazio per impugnare il DM 669/2016, atto che tradisce quanto promesso dal Miur nei tre bandi con cui è stato avviato il concorso 2016 (DDG 105, 106 e 107 del 23/02/2016). E se questo non dovesse bastare, è già allo studio un ulteriore ricorso al giudice del lavoro per tutelare le posizioni individuali dei vincitori.
“Il DM 669 – spiega Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief e segretario confederale Cisal – certifica che molti dei vincitori di quel 25 per cento delle commissioni che hanno terminato le operazioni, tra mille polemiche e con costi per l’erario non indifferenti, rischiano di rimanere al palo. E se lo stesso avverrà nei prossimi due anni, decadranno pure come vincitori. Con il nuovo concorso, previsto nel 2019, perderanno infatti pure il diritto all’immissione in ruolo, e saranno costretti a rivolgersi al giudice del lavoro”.
Anief invita tutti coloro che sono inseriti nelle graduatorie di merito del concorso 2016 e che vedono allontanarsi l’immissione in ruolo ad aderire al ricorso al TAR Lazio sul portale Anief entro il prossimo 27 settembre.
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