Il bando trentino, discostandosi significativamente dalle norme adottate a livello nazionale, esclude in modo illegittimo dall’ammissione al concorso i docenti di ruolo e coloro che hanno due anni di servizio e non tre, come richiesto nella PAT. Anief, inoltre, intende impugnare l’esclusione dei diplomati ISEF nonché quella dei laureati non abilitati e degli ITP con tre anni di servizio, da stabilizzare come previsto dalla normativa comunitaria. Previsto anche un ricorso per chi ha prestato servizio in tutto o in parte prima degli ultimi otto anni e per la valutazione, ai fini dell’accesso, dei servizi prestati negli aa.ss. 2017/18 e 2018/19.
Anief invita tutte le categorie escluse a inviare entro il 17 dicembre lo specifico modello di domanda cartaceo per Trento. Adesioni ai ricorsi aperte sul portale Anief fino alla stessa data.
Ancora una volta a Trento si consuma lo strappo, l’ennesimo, rispetto alla normativa nazionale. Stavolta sotto la lente del sindacato Anief c’è il bando di concorso per titoli per l’assunzione di docenti della scuola secondaria di primo e secondo grado della provincia autonoma trentina. Si tratta di un concorso riservato che si discosta in modo significativo dagli analoghi bandi che nel corso di quest’anno hanno interessato, sul resto del territorio nazionale, i docenti abilitati della scuola secondaria prima e quelli della primaria e dell’infanzia dopo; quest’ultimo, peraltro, attualmente aperto.
Il bando trentino presenta numerose incongruenze rispetto alla normativa di riferimento nazionale che, in molti casi, a giudizio del giovane sindacato delineano profili di illegittimità. Tra queste spiccano l’esclusione dei docenti di ruolo, ormai archiviata a livello nazionale dopo la pronuncia della Consulta che ne ha certificato l’incostituzionalità, e la richiesta di almeno tre anni di servizio (anziché due, come invece richiesto dal bando nazionale per la scuola dell’infanzia e primaria). Si tratta di due modifiche francamente incomprensibili e sconcertanti, in particolare quella che dispone l’esclusione dei docenti di ruolo, in aperto contrasto con la decisione della Corte costituzionale sul tema.
Anief, inoltre, intende ricorrere contro l’esclusione dei diplomati ISEF dalla procedura per l’assunzione sui posti di Scienze motorie e quella dei laureati non abilitati e degli ITP con almeno tre anni di servizio in scuole della provincia autonoma e/o statali, che invece dovrebbero essere ammessi per ottemperare alla normativa europea contro l’abuso di precariato.
L’unico punto su cui, purtroppo, i bandi nazionali e quello trentino concordano è quello di considerare valido ai fini dell’accesso al concorso solo il servizio prestato negli ultimi otto anni; come già avvenuto per il bando nazionale per l’infanzia e la primaria, pertanto, Anief avvierà uno specifico contenzioso sul punto anche a Trento. Previsto, infine, un ricorso anche contro la mancata valutazione, ai fini dell’accesso, dei servizi prestati negli aa.ss. 2017/18 e 2018/19.
Il sindacato invita tutti gli interessati a inviare entro il 17 dicembre il modello di cartaceo predisposto per Trento e ad aderire sul portale Anief entro la stessa data ai relativi ricorsi..
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