Ecco che spunta la tassa per la partecipazione, prima annunciata come gratuita e ora offerta alla modica cifra di 25 euro. Perché non lo si è detto prima?
I diritti e le aspettative sono soltanto carta straccia per chi ignora come vi siano delle regole da rispettare, e la prima riguarda sempre il buon senso. La misura comune imporrebbe che un concorso annunciato come gratuito tale dovrebbe rimanere.
Lo Stato non aveva garantito le postazioni per le prove preselettive computer-based e l'informatizzazione della procedura proprio per abbattere i costi? E allora perché adesso chiede 25 euro ad ogni candidato? Forse per recuperare qualche milione, a patto però di perdere la dignità. Davvero un concorso nato male e continuato peggio.