Anief invita i ricorrenti ad appellare, in questa fase, gratuitamente, la prima sentenza negativa su uno dei tanti ricorsi presentati e a costituirsi tutti ad adiuvandum per ribaltare il giudizio in appello, considerato l’orientamento finora diametralmente opposto mostrato dai giudici di secondo grado, in sede cautelare, dalle buste alle nomine dei commissari, rispetto alle sentenze di primo grado.
È evidente, infatti, che il Tar Lazio non si è voluto esprimere su tutte le censure ma soltanto su alcune, già peraltro confutate in analoghi ricorsi. Al di là della poco condivisibile affermazione secondo cui la pubblicazione in rete dei quiz anzitempo non è apprezzabile come tale, rimane da ancora accertare nel merito definitivo - oltre ai dubbi sulla legittimità delle buste utilizzate o l’incompatibilità della nomina di alcuni commissari già manifestati dai giudici di Palazzo Spada quando hanno annullato i giudizi del Tar Lazio - se alcune risposte siano state veramente errate, fuorvianti o ingannevoli, se anche una sola risposta errata possa invalidare il bando di concorso o se una commissione di esperti si possa riunire senza verbalizzare i criteri nella selezione delle domande, tutte domande senza risposta nella sentenza contestata n. 4323/13 su ricorso reg. n. 9258/2011.
Per tutti questi motivi Anief ha deciso, in questa fase, gratuitamente, di invitare i ricorrenti ad appellare questa sentenza e tutti gli altri ricorrenti degli analoghi ricorsi a costituirsi ad adiuvandum così da avere la parola definitiva dai giudici del Consiglio di Stato su una vicenda che comunque non ha reso onore al Miur e ai sindacati dei dirigenti scolastici che, anziché vigilare sulla correttezza delle procedure od opporsi alla cancellazione delle presidenze, hanno preferito curare i propri interessi. Una vicenda sulla quale i giudici di Palazzo Spada, con atteggiamento altrettanto granitico, hanno dimostrato in più occasioni di dubitare della legittimità dell’intera procedura concorsuale.
Per informazioni, scrivi ad Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. entro il 21 maggio 2013 (proroga al 15 giugno 2013) per ricevere le istruzioni operative per appellarti.