Nel Documento di Economia e Finanza confermati i risparmi derivati dal blocco dell’anzianità di carriera per il personale docente e Ata di ruolo, 2011-2013. I sindacati, finalmente, hanno letto il cedolino unico e chiedono un incontro urgente al Miur. Anief sta depositando il ricorso al Tar Lazio per bloccare soldi e contratto e far riconoscere la pensione.
Diversi sindacalisti avevano provato a tranquillizzare i colleghi in assemblee sindacali svolte qua e là con urgenza in tutta Italia, dopo la notizia dei ricorsi Anief riservati al personale di ruolo, affermando che gli aumenti per il 2010 erano stati assegnati, e che per il 2011 avevano certamente sbagliato i tecnici del Tesoro a prorogare di due anni d’ufficio la data di maturazione degli scatti, nel cedolino unico di gennaio. Ma, dopo 4 mesi, dal MEF non è arrivata la smentita, ma anzi, la conferma che i risparmi per 320 milioni nel 2011, per 640 milioni nel 2012, per 960 milioni nel 2013 si faranno e proprio dal blocco degli scatti di anzianità del personale docente e ata di ruolo, prima - aggiungiamo noi - della loro definitiva scomparsa come per il personale precario e della loro sostituzione con il meccanismo premiale introdotto dal decreto Brunetta.
Per questa ragione l’Anief ha deciso di ricorrere in tribunale, perché il diritto costituzionale al lavoro, a un contratto, a una proporzionata retribuzione non può essere compresso da alcuna legge dello Stato.