Martedì 5 maggio, data dello sciopero nazionale contro il DDL n. 2994 e la cosiddetta riforma de "La Buona scuola", presso la sede della Regione di viale Aldo Moro 50 a Bolognasi riunisce, nel pomeriggio, l'Assemblea Legislativa dell'Emilia Romagna per discutere e approvare la risoluzione presentata dal Movimento 5 Stelle con la quale si chiede al Governo e al Ministero di includere nel piano di stabilizzazione, oltre ai docenti precari delle GAE, anche i docenti delle GI con più di 36 mesi di servizio. La risoluzione dell'Emilia che si colloca nel solco delle risoluzioni trasversali già presentate e approvate in Piemonte e Toscana, si pone gli stessi obiettivi che vanno da una soluzione per il precariato scolastico al nuovo reclutamento e alla formazione dei docenti, fino all’innovazione e riorganizzazione strutturale delle scuole. L’iniziativa è stata presentata da tutte le forze politiche e in particolare da un’esponente del Movimento Cinque Stelle. Si tratta della Capogruppo in Regione Giulia Gibertoni che si è fatta portavoce delle tante istanze dei docenti presso l'Assessore regionale all’Istruzione, Patrizio Bianchi.
L'iniziativa è sostenuta e supportata congiuntamente dalla Presidente regionale per l'Emilia Romagna del Sindacato ANIEF, Milena Manini, dalla responsabile del Coordinamento Nazionale PAS-TFA, Brunella Blandini e da Stefano Ferrari, portavoce di alcuni gruppi di docenti precari, nei diversi incontri istituzionali che si sono svolti nelle scorse settimane.
Si tratta di un momento molto delicato per il mondo della scuola e non stupisce la grande mobilitazione nazionale in concomitanza dello sciopero del 5 maggio contro la “Riforma Renzi”. Tutte le diverse forze politiche e civili stanno dialogando con sensibilità e impegno su temi tanto importanti come quelli dell’istruzione- Dai modelli di riforma al precariato storico, dalle pratiche di reclutamento alla nuova formazione docenti – che non possono essere decisi unilateralmente.
A sostegno alcuni gruppi di docenti si ritroveranno in Regione nel pomeriggio per un pacifico flash-mob. Tutti porteranno un libro, la Costituzione, e compiti da correggere. Tutti insieme, vestiti di bianco e con il fiocchetto azzurro simbolo della protesta, aspetteranno pacificamente l'approvazione della risoluzione.