Quale prospettiva per loro e per chi intraprende il TFA? Verso un nuovo reclutamento? La posizione dell’Anief.
Da tre anni, all’inizio dell’autunno, una manifestazione si tiene davanti al Miur per ricordare come non siano fantasmi i docenti abilitati dalle università, accademie e conservatori su un numero chiuso disposto da Roma. Oggi, la loro situazione è tanto più emblematica se si pensa alla decisione del ministro di aprire i nuovi corsi abilitanti.
Questi colleghi abilitati hanno diritto all’inserimento in GaE, perché hanno superato un regolare concorso per accedere alla professione dell’insegnamento, hanno persino ricorso al Tar Lazio e ora ricorreranno al Giudice del lavoro per farsi riconoscere il diritto all’inserimento; avevano ottenuto una risposta favorevole alle loro richieste anche dal Parlamento nelle ultime due manovre finanziarie, eppure il Governo per la ferma ostinazione del ministro Gelmini, vuole rendere carta decorativa il certificato di abilitazione all’insegnamento dopo averli costretti a superare un esame di stato avente valore concorsuale. È un pregiudizio così profondo che vorrebbe investire anche gli altri futuri colleghi che si abiliteranno con il TFA, per celare il bastone dell’esclusione dietro la carota avvelenata di un futuro concorso a cui potrebbero partecipare anche le migliaia di docenti abilitati inseriti nelle Gae, come se ognuno di essi non avesse superato uno o più concorsi nella sua vita per insegnare. Neanche il concorso per il notariato è così complesso.
Anief, fin da quando era una ONLUS, nel 2002, si è sempre battuta per inserire gli abilitati SSIS nelle graduatorie permanenti e la sua azione è risultata incisiva e decisiva in tutti questi anni fino all’ultimo ciclo delle SSIS (IX) nel 2008. In questi ultimi tre anni, però, il ministro è sempre stato più sordo alle richieste dei giovani che ha voluto abilitare nei soli canali attivati fino ad assumere personale non specializzato o non abilitato nella materia rispetto a quello recentemente abilitato presso i Conservatori.
Anief, nel frattempo, per rompere questa silenziosa e odiosa opposizione, ha ispirato la proposta legislativa firmata da tutti capogruppo della VII Commissione della Camera per inserire questi abilitati nelle Gae, proposta il cui iter è iniziato presso la XI Commissione; senza per questo interrompere l’azione giudiziaria presso i diversi tribunali. Alla fine la giustizia deve trionfare. Anief non può abbandonare questi docenti abilitati presso le Facoltà di Scienze della Formazione Primaria, le Accademie, i Conservatori alla sola speranza dei nuovi concorsi né può abbandonare i nuovi abilitandi presso i TFA allo stesso destino. Tutti i docenti abilitati hanno diritto all’inserimento nelle GaE, visto i tempi biblici previsti per il loro esaurimento, perché il merito non sia soltanto una bella parola da tradire per disinteresse o ignoranza o peggio per interesse di bottega.