Sostegno, emendamento Anief per trasformazione posti in deroga in organico di diritto
Il presidente nazionale di Anief, Marcello Pacifico, ha sottolineato come il sostegno agli alunni con disabilità abbia bisogno di una svolta: “Non è possibile continuare ad andare avanti con due studenti su tre che ogni anno cambiano alunno – ha dichiarato Pacifico – la metà degli insegnanti precari e uno su tre nemmeno specializzato”. Partendo da questo presupposto, l’emendamento 8.4 si pone come obiettivo quello di garantire la continuità didattica sui posti di sostegno, al posto dell”insensata chiamata diretta dei supplenti’ su richiesta delle famiglie e con il benestare dei dirigenti scolastici.
Il testo dell’emendamento
8.4 (Grippo)
Al comma 1, sostituire il capoverso «comma 3», con il seguente:
3. Sono rivisti i criteri per la formazione dell’organico di sostegno di cui all’articolo 15, comma 2, del decreto-legge 12 settembre 2013, n. 104, convertito, con modificazioni, dalla legge 8 novembre 2013, n. 128, con la trasformazione dei posti in deroga attivati ai sensi dell’articolo 9, comma 15, del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, per due anni scolastici consecutivi, in organico di diritto, in deroga ai contingenti autorizzati di cui all’articolo 1, comma 201, della legge 13 luglio 2015, n. 107.
Conseguentemente:
sostituire il capoverso «comma 3-bis» con il seguente:
3-bis. Su tutti i posti di sostegno, inclusi in posti in deroga convertiti in organico di diritto, qualora, per effetto della successione di contratti di lavoro a tempo determinato stipulati con docenti e ATA per la copertura di posti vacanti e disponibili, il rapporto di lavoro abbia complessivamente superato i trentasei mesi, comprensivi di proroghe e rinnovi, indipendentemente dai periodi di interruzione, si dà luogo alla conversione a tempo indeterminato dal 1° settembre 2023, fino a compensare la riduzione degli organici prodotta da quanto disposto dall’articolo 1, comma 3, del decreto del Presidente della Repubblica 22 giugno 2009, n. 119.
sopprimere il comma 2.