L'Anief ottiene in tribunale una nuova sentenza che conferma il diritto dei docenti in possesso di diploma magistrale abilitante alla partecipazione al piano straordinario di immissioni in ruolo 2015/2016. Il giovane sindacato ritiene necessario riaprire le GaE per tutti gli abilitati.
Ancora una sentenza favorevole, che ristabilisce il diritto e la legalità, ottenuta dai legali Anief in merito alla partecipazione al piano straordinario di immissioni in ruolo stabilito dalla Legge 107/2015 dei docenti in possesso di diploma magistrale abilitante destinatari di favorevole sentenza del Consiglio di Stato. Gli Avvocati Fabio Ganci, Walter Miceli, Tiziana Sponga e Marco Fusari ottengono piena ragione in favore di una nostra iscritta presso il Tribunale del Lavoro di Monza, con una sentenza esemplare che condanna il MIUR per l'illegittima esclusione della ricorrente dalla possibilità di partecipare alle immissioni in ruolo della cosiddetta Fase C del piano assunzionale, con conseguente declaratoria del diritto della docente alla stipula di contratto di lavoro a tempo indeterminato con decorrenza dal 1° settembre 2015 e condanna del Ministero dell'istruzione al pagamento di 3.000 Euro di spese legali.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): siamo soddisfatti, abbiamo ottenuto una sentenza che impone nuovamente al MIUR il rispetto del giudicato e dei diritti dei lavoratori della scuola e confermiamo il nostro impegno nella tutela di tutti quei docenti illegittimamente esclusi dalla possibilità di accedere alle Graduatorie a Esaurimento e all'immissione in ruolo. Per questo ci stiamo battendo e continueremo a batterci in tutte le sedi opportune per ottenere la riapertura delle GaE.
È una sentenza esemplare quella ottenuta ieri dai legali del giovane sindacato che conferma in toto quanto da sempre sostenuto dall'Anief, unico sindacato che da sempre si è schierato al fianco dei docenti in possesso di diploma magistrale abilitante tutelando i loro diritti in tutte le sedi, al fine di veder loro correttamente riconosciuto il diritto all'inserimento in GaE e all'immissione in ruolo. Il Giudice del Lavoro di Monza ha rilevato, infatti, come “non v’è dubbio che la ricorrente, avendo ottenuto l’utile inserimento nelle GaE in forza di sentenza passata in giudicato con effetto retroattivo a far tempo dalla pubblicazione delle graduatorie ossia con decorrenza dall’anno 2014, avrebbe avuto diritto a partecipare al piano di assunzione straordinaria previsto dalla l. 107/2015, mentre il Ministero le ha impedito di parteciparvi, non avendole consentito la presentazione con la procedura on-line dallo stesso predisposta”.
La docente, correttamente consigliata dall'Ufficio Legale Anief, ha inviato la sua domanda in forma cartacea rispettando i termini temporali prescritti dal MIUR, al fine di non pregiudicare le sue legittime prerogative. La sentenza ha ribadito che “Alla data di entrata in vigore della l. 107/2015 la ricorrente era, infatti, da intendersi ‘soggetto iscritto a pieno titolo nelle graduatorie a esaurimento’ per effetto della sentenza del Consiglio di Stato e del provvedimento emesso dal MIUR in ottemperanza alle relative statuizioni” evidenziando come “il comportamento dallo stesso tenuto, di fatto, ha vanificato l’esercizio, da parte della ricorrente, di una delle principali prerogative derivanti dall’ottenuta iscrizione in via retroattiva nelle GAE ossia quella di partecipare a detto piano straordinario di assunzioni e di ottenere la stabilizzazione del rapporto sin dall’a. s. 2015/2016”.
In accoglimento del ricorso, pertanto, i legali Anief ottengono una vittoria completa con la condanna dell’amministrazione convenuta a emanare ogni atto necessario per riconoscere la ricorrente destinataria di una proposta di assunzione a tempo indeterminato, con decorrenza dal 1/9/2015, per la classe di concorso Scuola Primaria (EEEE) nell’ambito della Provincia di interesse e, per l’effetto, condanna l’amministrazione convenuta a emanare tutti gli atti necessari per il riconoscimento di tale diritto, condannando, inoltre, l’amministrazione convenuta a rifondere le spese processuali liquidate nella somma di complessivi 3.000 euro oltre accessori.
“Siamo soddisfatti – commenta Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief e segretario confederale Cisal – poiché abbiamo ottenuto una sentenza che impone nuovamente al MIUR il rispetto del giudicato e dei diritti dei lavoratori della scuola e confermiamo il nostro impegno nella tutela di tutti quei docenti illegittimamente esclusi dalla possibilità di accedere alle Graduatorie a Esaurimento e all'immissione in ruolo. Per questo ci stiamo battendo e continueremo a batterci in tutte le sedi opportune per ottenere la riapertura delle GaE”.