Aveva ragione l'Anief a sostenere a spada tratta i diritti dei docenti che hanno conseguito l'abilitazione PAS o TFA con riserva in attesa della definizione nel merito del contenzioso instaurato per l'accesso al percorso abilitante: Il Tribunale del Lavoro di Massa ha dato pieno accoglimento alle richieste patrocinate con grande esperienza per il nostro sindacato dall'Avv. Simona Fabbrini a tutela di una docente di ruolo, abilitatasi accedendo “con riserva” al Percorso Abilitante Speciale, cui l'USR Toscana aveva voluto negare la possibilità di ottenere il passaggio di ruolo proprio a causa del mancato “scioglimento della riserva” sulla sua abilitazione PAS, in quanto ancora in attesa della discussione nel merito del ricorso pendente presso il competente Tribunale Amministrativo. Con un'Ordinanza esemplare ottenuta dal nostro legale, il MIUR ha ricevuto ordine di immediata elaborazione della domanda di mobilità della ricorrente constatando come “se si accedesse all’interpretazione adottata dal MIUR, i provvedimenti cautelari emessi dal CdS in favore della ricorrente non avrebbero alcuna efficacia”. Marcello Pacifico (Anief-Cisal): “Le abiltiazioni PAS e TFA “con riserva” sono utili a tutti gli effetti, continueremo a tutelare in giudizio quanti dovessero subire discriminazioni o danni alla propria attività professionale a causa delle illegittimità poste in essere dal MIUR”.
La questione era sorta quando, a giugno scorso, una nostra iscritta aveva contattato i referenti territoriali Anief lamentando che l'Amministrazione scolastica della Toscana le aveva comunicato l'intenzione di non procedere con l'elaborazione della sua domanda di mobilità professionale (provinciale e interprovinciale) in quanto il suo titolo di abilitazione PAS, già conseguito nel 2014, risultava ancora gravato della “riserva per ricorso pendente”. L'Ambito Territoriale di Massa, infatti, spalleggiato dall'USR Toscana, aveva ritenuto la docente, abilitata PAS “con riserva”, come se fosse ancora sprovvista di abilitazione e, dunque, di quel “requisito fondamentale per l’accesso alla procedura di passaggio di ruolo”. L'Anief, prontamente intervenuta con svariati tentativi per evitare l'azione giudiziaria, ha dovuto constatare la completa “chiusura” delle Amministrazioni interessate e proposto alla docente un'azione giudiziaria mirata alla tutela dei propri diritti.
L'Avv. Simona Fabbrini, legale che da anni tutela i diritti dei lavoratori della scuola per l'Anief in Toscana, ha patrocinato con estrema perizia la specifica situazione della docente e ottenuto, ex art 700 c.p.c., un provvedimento d'urgenza che ha imposto alle Amministrazioni interessate non solo di considerare utile il titolo abilitante conseguito con riserva, ma di provvedere all'immediata elaborazione della domanda di passaggio di ruolo che la docente avrebbe di certo ottenuto anche a livello interprovinciale, visti gli esiti delle procedure di mobilità già pubblicati. Il Tribunale del Lavoro di Massa, infatti, ha sposato in pieno le ragioni esposte dal legale Anief, constatando che “se si accedesse all’interpretazione adottata dal MIUR, i provvedimenti cautelari emessi dal CdS in favore della ricorrente non avrebbero alcuna efficacia e l’eventuale sentenza definitiva di accoglimento, emessa a distanza anche di anni, con ogni verosimiglianza sarebbe inutiliter data”, ribadendo come “non pare accettabile negare al potere giurisdizionale la possibilità di dare adeguata difesa nei tempi richiesti dagli interessi in gioco”.
Nel condannare il MIUR e le sue amministrazioni periferiche regionali e provinciali, dunque, il Giudice del Lavoro ha tenuto a precisare che il Ministero non può imporre, senza alcuna copertura normativa che glielo permetta esplicitamente, un “effetto inibente nei riguardi del destinatario di una riserva”, consolidando quanto da sempre sostenuto dal sindacato Anief riguardo l'assoluta spendibilità del titolo abilitativo cui si è avuto accesso “con riserva” e per cui si è ancora in attesa della definizione nel merito del contenzioso.
L'Anief si dichiara pienamente soddisfatta del risultato ottenuto in favore della docente che si è rivolta con fiducia al nostro sindacato e che finalmente potrà ricongiungersi alla propria famiglia ottenendo la mobilità interprovinciale cui aspirava da anni. Anche a seguito di questa nuova conferma, l'Anief ricorda a tutti i propri iscritti che l'aver conseguito un titolo abilitativo “con riserva” non autorizza il MIUR a non ritenere utile tale abilitazione “a tutti gli effetti di legge” e invita quanti dovessero riscontrare delle illegittimità, poste in essere anche solo dalle singole amministrazioni periferiche o dai singoli istituti scolastici, a contattare prontamente le nostre sedi territoriali anche in caso di mancata corretta partecipazione a qualsiasi procedura concorsuale o selettiva o in caso di mancata attribuzione del diritto alla stipula di contratti di lavoro a tempo determinato dalla II fascia delle Graduatorie d'Istituto, per cui il nostro sindacato ha già attivato specifico ricorso.