Ancora una volta l'Anief ribalta in Consiglio di Stato l'ingiusto provvedimento del TAR del Lazio che negava il diritto dei docenti cancellati per mancato aggiornamento a essere reinseriti nelle Graduatorie a Esaurimento. Gli Avvocati Sergio Galleano, Vincenzo De Michele e Francesca Lideo – da sempre impegnati nella tutela dei diritti dei docenti cancellati dalle Graduatorie per non aver confermato la volontà di permanervi - ottengono una nuova importante vittoria per il nostro sindacato con un provvedimento emanato dal Consiglio di Stato che dispone l'immediato reinserimento in GaE di altri 550 docenti specificando che lo stesso “costituisce titolo per la stipula di contratti a tempo determinato ed indeterminato”.
È una vittoria piena e soddisfacente quella ottenuta dai nostri legali presso il Consiglio di Stato per un gruppo di 550 ricorrenti Anief che erano stati cancellati dal MIUR per non aver prodotto domanda di permanenza/aggiornamento nelle Graduatorie a Esaurimento. Il nostro sindacato ha sempre sostenuto l'assoluta illegittimità della loro cancellazione senza possibilità di richiedere il reintegro nelle Graduatorie d'interesse e, anche questa volta, il Tribunale ci ha dato ragione. Con una nuova Ordinanza, infatti, il Consiglio di Stato accoglie l'appello dei ricorrenti, riforma il precedente provvedimento sfavorevole del TAR Lazio contestato dai legali Anief e dispone l’inserimento con riserva degli appellanti nelle graduatorie ad esaurimento in attesa della definizione nel merito del contenzioso “specificandosi che tale inserimento costituisce titolo per la stipula di contratti a tempo determinato ed indeterminato”. I docenti, dunque, potranno finalmente essere reinseriti nelle graduatorie da cui il MIUR aveva deciso, illegittimamente, di escluderli senza alcuna possibilità di successivo reinserimento e potranno partecipare a pieno titolo alle operazioni di attribuzione degli incarichi a tempo determinato e indeterminato in attesa della definizione del contenzioso nel merito. Un nuovo successo Anief in Consiglio di Stato, dunque, che dimostra come la professionalità e la sapiente azione legale posta in essere dal nostro sindacato riescano sempre a fare la differenza e ottenere giustizia affrontando e superando ogni ostacolo.