Con l’inizio dell’anno scolastico, si registrano innumerevoli casi di giovani con certificazione di disabilità cui gli uffici scolastici negano il giusto supporto didattico di sostegno di cui avrebbero diritto; i legali Anief, pertanto, patrocineranno gratuitamente i ricorsi per ottenere la corretta attribuzione delle ore di sostegno e tutelare, così, il loro diritto all’istruzione e all’integrazione. Il sindacato chiede la collaborazione di tutti i docenti e di tutti i dipendenti della scuola per una corretta e tempestiva informazione alle famiglie. Le istruzioni utili per proporre il ricorso potranno essere richieste scrivendo a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Marcello Pacifico (presidente Anief): i risultati raggiunti sinora attraverso i tribunali ci danno ragione. Perché una buona scuola deve essere prima di tutto una scuola giusta che aiuta i ragazzi più deboli e non li abbandona mai, neanche in nome dei ‘sacri’ vincoli di bilancio.
Il Ministero dell'Istruzione, anche dopo il varo della Legge n.107/2015, enfaticamente definita “Buona Scuola”, continua ad attribuire un numero di ore di sostegno didattico assolutamente insufficiente a soddisfare le esigenze di integrazione degli alunni disabili. Anche quest’anno, il sindacato sta raccogliendo innumerevoli denunce - da parte delle famiglie, dei docenti e dei dirigenti scolastici - per la mancata assegnazione da parte degli uffici scolastici ai giovani allievi in difficoltà del corretto monte ore di didattica di sostegno, pur in presenza di diagnosi funzionali e certificati medici emessi dalle commissioni delle Asl che certificano i loro reali bisogni.
Si tratta di tanti casi gravi alla pari di quelli riscontrati con l’avvio delle lezioni per la mancanza di docenti. Come il genitore di una bimba disabile, che si è incatenato al cancello della scuola primaria della figlia, a Calolziocorte, nel Lecchese, per denunciare i problemi incontrati dalla piccola, portatrice di sindrome di Down, per l'assenza dell'insegnante di sostegno: "ci sono 1.500 famiglie in tutta Italia nella stessa condizione. Vogliamo che il Governo si renda conto dei problemi che provoca e intervenga con modifiche", ha detto l'uomo. In entrambi i casi, il sostegno negato dagli Uffici scolastici territoriali o il docente non nominato, il risultato è lo stesso: si viola il diritto all’istruzione di questi ragazzi.
Anief ritiene che il risparmio di spesa pubblica non possa essere perseguito a scapito della formazione dei suoi cittadini e diventa intollerabile quando si tenta di farlo sulla pelle dei più deboli. Le operazioni di spending review vanno realizzate su ben altri comparti pubblici. Per questi motivi, per il terzo anno consecutivo, il giovane sindacato metterà gratuitamente a disposizione dei ragazzi disabili e delle loro famiglie i propri avvocati per promuovere ricorsi in tutti i tribunali italiani. I giudici, in tal modo, potranno attribuire l’incremento delle ore di attività di sostegno o l'assegnazione del docente specializzato per l'intero orario di servizio settimanale dell'insegnante, rispettando, nei casi più gravi, quel rapporto uno a uno previsto dalla normativa a tutela del diritto all’istruzione e all’integrazione dei disabili.
Fino al prossimo mese di dicembre, sarà possibile aderire all'iniziativa Anief e chiedere le istruzioni operative per ricorrere scrivendo a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. Potranno scrivere a questo indirizzo e-mail, sia le famiglie direttamente interessate, sia i docenti e/o i dirigenti scolastici che intendono segnalare i casi di alunni disabili ai quali è stata negata la corretta attribuzione delle ore di sostegno.
Nel ‘Testo Messaggio’ occorrerà indicare i seguenti dati: la denominazione e la sede della scuola degli alunni interessati (ad esempio: Istituto Alberghiero “A. Volta” di Roma, Piazza Garibaldi 10); il numero degli alunni con disabilità grave che non hanno ottenuto il docente specializzato per l'intero orario di servizio settimanale dell'insegnante (rapporto 1:1) e/o il numero degli alunni disabili che non hanno ottenuto il numero di ore di sostegno ritenuto necessario in sede di gruppo misto o GLH operativo. È inoltre importante indicare il recapito telefonico della famiglia interessata e/o del docente o dirigente che effettua la segnalazione. Per effettuare la segnalazione sarà sufficiente inviare una email a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. avente per oggetto: “Sostegno negato - Richiesta istruzioni operative”.
“Sono davvero incoraggianti – ricorda Marcello Pacifico, presidente Anief - i risultati conseguiti negli anni scolastici passati a favore degli alunni disabili vessati dalla burocrazia e delle esigenze di fare cassa sulla scuola, con decine e decine di ricorsi andati a buon fine. Anche al termine dell’a.s. 2014/15. Questo obiettivo è stato raggiunto soprattutto grazie alle segnalazioni dei tanti docenti e dirigenti scolastici che hanno collaborato attivamente con il nostro sindacato, proprio per garantire ai propri studenti il giusto supporto didattico. Perché una buona scuola è anche una scuola giusta. Che aiuta i ragazzi più deboli e non li abbandona mai, neanche in nome dei ‘sacri’ vincoli di bilancio pubblico”.
Per approfondimenti:
Tra cattedre vuote e turnover. La carica dei supplenti (Corriere della Sera del 21 agosto 2015)
15 mila domande per l'infanzia irricevibili (Tuttoscuola del 28 agosto 2015)
Bussetti: “Mancano gli insegnanti per centinaia di disabili” (La Repubblica, ed. Milano, del 28 agosto 2015)
Il "sostegno" per una nuova vita. Valanga di posti, ma pochi docenti (La Nazione del 28 agosto 2015)
Assunzioni fase B e C sul sostegno: tutti assunti. Anche sostegno II grado? (Orizzonte Scuola del 29 agosto 2015)
Assunzioni su sostegno previste dalla "Buona Scuola" (L. 107/15)
Sostegno, ogni anno 5mila nuovi alunni disabili ma l’organico rimane fermo all’80% del necessario