Al silenzio-rigetto da parte dell’USR seguirà ricorso gratuito presso il tribunale competente. Riparte dopo i centinaia di posti attivati l’anno scorso, e risarcimenti fino a 12 mila euro, l’iniziativa “Sostegno: non un’ora di meno” Il sindacato chiede anche al Miur di trasformare il 30% dell’organico di fatto attivato ogni anno (40mila posti), in costante aumento, in organico di diritto e di consentire la partecipazione degli ultimi docenti specializzati su sostegno dalle Università alle prove suppletive. Per info, segnalazioni o adesioni al ricorso, scrivi a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Anief ha già più volte invitato tutte le parti in causa in merito all’integrazione scolastica a sorvegliare sull’avvio più difficile degli ultimi dieci anni scolastici: dalle centinaia di posti vacanti dell’ultima procedura concorsuale all’assenza di migliaia di docenti di sostegno specializzati da utilizzare negli organici di fatto, dalle note ministeriali che autorizzano l’attivazione di posti in deroga nel rispetto della n. 80/10 della Consulta, all’organico di diritto bloccato a 96.480 posti dalla legge 128/2012 e tuttavia sottodimensionato del 30% rispetto ai posti in deroga successivamente e annualmente attivati (quasi 140mila i docenti di sostegno nell’a. s. 2015/2016).
Nessuno, famiglie comprese, si può permettere di allentare la costante sorveglianza delle novità che trapelano dagli uffici di viale Trastevere. Il Miur dimentica, al solito, che i primi a farne le spese dei tagli e delle storture della procedura concorsuale e dei trasferimenti da algoritmo enigmatico sono proprio i nostri reali datori di lavoro: gli alunni ed in questo caso gli alunni con le disabilità più gravi. Inutile continuare ad assicurare che tutto il personale docente sarà formato in tema di inclusione. Sono anni che confidiamo in una preparazione che lo stesso Miur non trova nemmeno tra i candidati del concorso a cattedra, siano essi di sostegno o disciplinari. Come si fa a garantire che tutto il corpo docente si dedichi alla complessità dei propri gruppi classe, ivi compresi gli alunni con disabilità se si obietta perfino sulla preparazione di intere classi di concorso in cui nessun candidato in alcune province è reputato degno di salire in cattedra dopo le prove non superate.
Sembra ancora lontano il giorno in cui non sarà più necessario rivolgersi al giudice ed istruire ricorsi perfino nella settimana di ferragosto sapendo già che molte famiglie si ritroveranno al suono della campanella a dover rinunciare ad un inizio di anno scolastico “uguale per tutti”. Quante saranno ancora quelle scuole che “consiglieranno” - come già le cronache ci hanno abituato a leggere sui quotidiani di settembre-di posticipare l’inizio della frequenza agli alunni con disabilità che non troveranno né assistenza educativa, né assistenza igienica e tanto meno un docente di sostegno già in servizio dal primo giorno di scuola?
Anief ha deciso di rendere disponibile ai genitori modelli di lettere per richiedere le ore di sostegno per l’intera durata dell’orario di servizio settimanale dell’insegnante specializzato, sicuri che il contrasto alle cattive prassi parte dall’interesse di tutti per una scuola inclusiva che non è fatta solo di ore di sostegno ma anche di organizzazione, tutela dell’educazione e vigilanza su tutte le procedure che in questi giorni sono in fase esecutiva e dalle quali dipenderà la necessità o meno di vedere rispettati i diritti non solo del personale docente e dirigente ma di tutta la comunità scolastica.
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