Parte la rilevazione delle deleghe dopo quattro anni di silenzio nel comparto scuola. L’ARAN con una nota del 23 novembre disciplina la procedura di raccolta del dato associativo. Anief continua a ricevere proposte di candidatura. Se vuoi candidarti scrivi a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. per offrire alla scuola una possibilità.
Finalmente, nonostante le resistenze di chi aveva sperato fino all’ultimo di poter rinviare ancora una volta la rilevazione delle deleghe, per occultare il movimento di protesta e di speranza che ha investito migliaia di lavoratori della scuola rispetto a una politica sindacale consociativa, miope e anti-democratica, l’ARAN ha diramato una nota con cui disciplina da parte delle amministrazioni pubbliche la procedura di raccolta del dato associativo attivato al 31 dicembre 2011. Nel biennio precedente, infatti, la stessa agenzia aveva ricordato come non era possibile raccogliere il dato associativo essendo stata rinviata la raccolta del dato elettorale con cui doveva fare media (5%), essendo state rinviate le elezioni RSU del 2009.
Nel frattempo, ogni giorno giungono all’Anief da parte del personale di ruolo o neo-immesso in ruolo diverse richieste di candidatura per le prossime elezioni RSU, richieste che consentono al giovane ma agguerrito sindacato di potersi presentare nelle scuole e misurare il consenso dei suoi professionisti, docenti e ATA che si vogliono ribellare contro la cassa-integrazione e il licenziamento, il blocco dei contratti e degli aumenti di stipendio, la mortificazione della carriera, la diversa valutazione tra periodo di pre-ruolo e ruolo, la precarietà lavorativa, il blocco della mobilità.
C’è posto per tutti, ma soprattutto per una nuova idea di fare sindacato: chi si vuole candidare, deve inviare una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. per ricevere la documentazione utile da produrre. Insieme possiamo cambiare la Scuola, non soltanto nelle aule dei tribunali.