A rischio le relazioni sindacali e i contratti firmati. Già alcuni dirigenti considerano decadute le RSU elette nelle scuole accorpate. Denunciata l’illegittimità della norma, dopo la sentenza della Consulta. Problemi per le scuole con nuovi codici meccanografici o con più di 200 dipendenti. Già da una settimana dovevano essere indette dai sindacati rappresentativi territoriali le nuove elezioni suppletive.
Da una parte, infatti, una situazione di fatto, il dimensionamento delle scuole contro cui l’Anief sta già ricorrendo al Tar Lazio per annullare il decreto sulla mobilità dei dirigenti e sugli organici del personale DSGA. Alcune delle 2.000 scuole primarie o medie, infatti, in questo momento dovrebbero avere un preside e una RSU perché il c. 4, art. 19, L. 111/11 è stato espunto dal nostro ordinamento.
Ma c’è di più, perché vi sono scuole che hanno assunto una nuova identità e nuovo personale, ragion per cui dovrebbero avere nuove RSU le cui elezioni suppletive - secondo gli accordi vigenti - non sono state ancora proclamate dai sindacati entro cinque giorni dalla decadenza delle precedenti, avvenuta il 1 settembre.
Il solito caos dovuto all’assenza di buon senso. Per questa ragione l’Anief, prima di adire le vie giudiziarie, a tutela della correttezza delle relazioni sindacali da tenere in tali scuole, i cui effetti si ripercuotono sulla stessa programmazione dell’offerta formativa, ha chiesto al Miur e alle stesse OO. SS. di esprimersi entro 48 ore sulla materia, mettendone in conoscenza l’ARAN. Per informazioni, scrivi a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..