Il TAR del Lazio ha dato piena ragione ai nostri legali Fabio Ganci e Walter Miceli e con ben 20 sentenze dichiara il pieno conseguimento del titolo abilitativo dei nostri iscritti e definitivamente concluso l’iter processuale che ha visto coinvolti centinaia di candidati al TFA II ciclo illegittimamente esclusi dal MIUR dall’accesso al Tirocinio Formativo Attivo per non aver raggiunto il punteggio di 21/30 alla prova preselettiva dello scorso anno. Marcello Pacifico (Anief-Cisal): “Abbiamo messo in campo un meraviglioso gioco di squadra contro il MIUR e abbiamo nuovamente vinto e tutelato i diritti dei docenti precari”.
I candidati al corso TFA bandito lo scorso anno, infatti, si erano rivolti al nostro sindacato per la tutela dei propri diritti contro l’illegittima esclusione perpetrata del Ministero dell’Istruzione dal prosieguo della selezione per conseguire l’abilitazione all’insegnamento cui da anni aspiravano. “Abbiamo messo in campo un meraviglioso gioco di squadra contro il MIUR – Dichiara Marcello Pacifico, presidente Nazionale ANIEF e segretario confederale Cisal – per portare a casa un risultato che tutelasse i diritti di quanti erano stati illegittimamente esclusi dalla possibilità di conseguire l’abilitazione all’insegnamento: i nostri legali, coadiuvati dalla competenza dello staff del Settore Contenzioso Nazionale Anief, si sono spesi con tutte le proprie forze per seguire e tutelare le singole situazioni dei nostri iscritti cui volta per volta, e in base alle date fissate dalle singole Università, le Amministrazioni competenti volevano negare il diritto alla partecipazione alle prove scritte. È stata una lotta contro il tempo e contro tutti, ma come sempre abbiamo ottenuto il risultato atteso e permesso a centinaia di candidati, tra cui molti docenti precari di lungo corso, di conseguire finalmente, e a pieno titolo, l’abilitazione cui avevano diritto. È una grande soddisfazione che ci ripaga del grande lavoro e dell’impegno profuso”.
Le sentenze ottenute dall’Anief, infatti, confermano il risultato atteso riprendendo il principio generale, ispirato alla tutela dell'affidamento, riguardante la “sanatoria legale dei casi di ammissione con riserva a procedure di tipo idoneativo, desumibile dall'art. 4, comma 2 bis del D.L. n. 115 del 2005, convertito alla legge n. 168/2005 (e da altre svariate leggi similari) secondo il quale <<Conseguono ad ogni effetto l'abilitazione professionale o il titolo per il quale concorrono i candidati, in possesso dei titoli per partecipare al concorso, che abbiano superato le prove d'esame scritte ed orali previste dal bando, anche se l'ammissione alle medesime o la ripetizione della valutazione da parte della commissione sia stata operata a seguito di provvedimenti giurisdizionali o di autotutela>>(cfr T.A.R. Lazio Sezione III, 27 agosto 2013, n. 7963)”. Il TAR Lazio, dunque, dichiara in via definitiva, in favore dei nostri iscritti, l’immediato “scioglimento dell’eventuale riserva con la quale parte ricorrente fosse stata ammessa” e il relativo consolidamento della loro posizione in qualità di abilitati a tutti gli effetti.
Il nostro sindacato ha nuovamente dimostrato con i fatti di saper sempre agire per il meglio nella tutela dei diritti dei lavoratori precari della scuola; il Ministero dell’Istruzione intasca, invece, solo l’ennesima sconfitta in tribunale, perennemente costretto a soccombere in giudizio contro le ragioni e la competenza dei legali Anief.