Il Consiglio di Stato dà piena conferma e ragione alle tesi sostenute dall'ANIEF e accoglie il ricorso di due docenti di ruolo ingiustamente escluse dalla possibilità di frequentare i corsi PAS. La questione che l'ANIEF fin da subito aveva denunciato riguardava, infatti, la possibilità – per i docenti già immessi in ruolo – di partecipare alle sessioni speciali di abilitazione, bandite con il decreto ministeriale n. 58 del 25 luglio 2013, che espressamente lo esclude.
In udienza l'Avv. Sergio Galleano ha avuto modo di dimostrare la validità di quanto da sempre sostenuto dal sindacato ANIEF ottenendo il riconoscimento del fatto che “la Direttiva 1999/70/CE, che esclude ogni discriminazione dei lavoratori a tempo determinato rispetto a quelli a tempo indeterminato, è stata ritenuta interpretabile in modo tale, da escludere anche “discriminazioni alla rovescia”, rapportabili a normative che assicurassero vantaggi al personale precario, a scapito dei diritti dei lavoratori stabilizzati”. La sentenza del Consiglio di Stato, dunque, accogliendo l'appello delle docenti di ruolo, conferma la validità della loro partecipazione ai PAS riconoscendo, inoltre, che “la descritta disparità di trattamento sarebbe stata peraltro evidenziata anche dalla limitazione della preclusione di cui trattasi ai docenti di ruolo delle sole scuole statali”.
L'ANIEF dichiara piena soddisfazione dalla sentenza emanata dal Consiglio di Stato che dimostra la validità delle ragioni sostenute dal nostro sindacato: il Ministero dell'Istruzione, nel decretare i parametri di accesso ai PAS, ha posto in essere una vera e propria discriminazione escludendo i docenti già in ruolo dalla possibilità di migliorare la propria professionalità attraverso l'acquisizione di un'ulteriore abilitazione e ora il Consiglio di Stato ci ha dato ragione.