Accolte le tesi dell’Anief: il titolo è valido per l'inserimento nelle graduatorie ad esaurimento, che così saranno riaperte nei prossimi giorni per più di 4.000 ricorrenti che si erano rivolti al sindacato. Annullata la sentenza breve negativa del Tar Lazio. Lo Stato li ha esclusi per 13 anni ma ora la giustizia offre loro la possibilità di essere assunti a tempo indeterminato.
Ancora una volta la competenza dell'ufficio legale dell'Anief permette a migliaia di insegnanti di poter esercitare la professione per cui sono abilitati. I giudici di Palazzo Spada accolgono le tesi degli avvocati V. De Michele, S. Galleano e T. Sponga e sospendono la prima (n. 0858/14) delle quattro sentenze brevi con cui il TAR Lazio aveva rigettato la scorsa estate i ricorsi presentati.
Con l’ordinanza n. 4834/14, infatti, i giudici d’appello hanno considerato il pregiudizio grave in favore dei ricorrenti, in vista anche dello scorrimento delle graduatorie e dell'immissione in ruolo di tutti gli iscritti, come annunciato dal Governo.
L'ordinanza è stata pubblicata il 22 ottobre dopo che nel mese scorso sempre l'Anief, con più di 20 decreti monocratici del Tar Lazio, aveva ottenuto il reinserimento nelle Gae di circa 1.000 ricorrenti che erano stati cancellati negli anni passati.
“Con questa fondamentale vittoria – dichiara Marcello Pacifico, presidente Anief e segretario organizzativo Confedir – che giunge dopo il decreto del Presidente della Repubblica che ha riconosciuto la validità del diploma magistrale conseguito entro il 2000/2001 come titolo abilitante, migliaia di docenti possono finalmente accedere alle graduatorie ad esaurimento che il premier Renzi vorrebbe eliminare dopo l'assunzione in ruolo di tutti i suoi iscritti”.
Nei prossimi giorni il sindacato presenterà appello per tutti i 4.000 ricorrenti che avevano ricevuto analogo provvedimento negativo del Tar Lazio.