L’ANIEF dà nuovamente prova della validità delle tesi sostenute ottenendo, presso il Tribunale del Lavoro di Salerno, ordinanza di pieno accoglimento del reclamo presentato avverso la negazione del diritto di una nostra iscritta, in possesso di diploma magistrale conseguito entro il 2001/2002, all’immediato inserimento nelle Graduatorie a Esaurimento di interesse. Gli Avvocati Fabio Ganci, Walter Miceli, Tiziana Sponga e Antonio Salerno ottengono ragione in favore della ricorrente e l’annullamento dell’ordinanza di diniego dell’istanza cautelare emanata nel mese di agosto. Riconosciuta la sussistenza del fumus e del periculum consistente nell’esclusione della nostra iscritta dalla partecipazione al piano straordinario di immissioni cui avrebbe avuto diritto se correttamente inserita in GaE, per tempo, dal MIUR.
Fondate le richieste di cautelare d’urgenza promosse dal nostro sindacato; questo quanto emerge dall’Ordinanza ottenuta oggi dall’ANIEF proponendo immediato reclamo avverso il rigetto dell’istanza cautelare volta all’immediato inserimento di una nostra iscritta nelle graduatorie a esaurimento con relativa partecipazione al piano straordinario di immissioni in ruolo decretate dalle legge 107/2015. Il Collegio giudicante rileva, infatti, che “non è possibile dubitare della sussistenza del fumus boni juris, venendo in rilievo il perdurante quanto ingiustificato comportamento dell’amministrazione convenuta che, pur dopo l’annullamento del DM 235/2014, da parte del C.d.S. nei termini sopra indicati, non ha ritenuto di apportare alcuna modifica al sistema informatico di presentazione delle domande, di fatto perseverando nell’atteggiamento che ha impedito l’accesso alle graduatorie di cui si discorre”.
L’Ordinanza di pieno accoglimento ritiene, inoltre, “fondata la pretesa della ricorrente ad essere inserita nella terza fascia delle graduatorie a esaurimento, nelle quali avrebbe dovuto essere inserita qualora il titolo abilitante fosse stato riconosciuto in precedenza dal Ministero il quale “anche dopo il riconoscimento, ha, però, in maniera singolare, continuato a non riconoscerlo per la iscrizione in tali graduatorie” come ha scritto il Consiglio di Stato”. Il Collegio, dunque, condividendo le valutazioni del Consiglio di Stato già ottenute dai legali ANIEF, dissente dall’interpretazione del giudice di prime cure e conferma le tesi patrocinate dall’ottimo Avv. Antonio Salerno sostenendo che “chi, come la ricorrente, era in possesso del diploma magistrale fino al 2001-2002 non poteva essere considerato nuovo abilitato da escludere dall’inserimento nelle predette graduatorie poiché la norma fa espressamente salvi “i diritti dei docenti già in possesso di abilitazione”, prima della trasformazione delle graduatorie” da Permanenti ad Esaurimento. Anche riguardo al periculum in mora il Tribunale di Salerno conferma che “non v’è dubbio che il tempo occorrente per la celebrazione del processo di merito esporrebbe la ricorrente, non inserita nelle graduatorie a esaurimento, a gravi danni professionali, soprattutto tenuto conto delle nuove immissioni in ruolo che verranno effettuate in ragione della recente approvazione della legge di riforma della scuola e del relativo piano di stabilizzazione del personale precario”.
Per questo motivo, dunque, il reclamo promosso dall’ANIEF è stato integralmente accolto, con condanna del MIUR ad inserire la ricorrente nelle graduatorie a esaurimento d’interesse e ordine “di consentire la presentazione della domanda di inserimento della ricorrente nella III fascia delle graduatorie definitive valide per gli anni scolastici 2014/2017”. Il Ministero, ora, dovrà provvedere all’immediato inserimento della nostra iscritta nelle GaE con conseguente partecipazione della stessa al piano assunzionale già avviato.
L’ANIEF, unico sindacato che da sempre si è schierato al fianco dei docenti precari esclusi dalle Graduatorie a Esaurimento, ha nuovamente dimostrato in tribunale che la competenza e la profonda conoscenza della normativa, alla fine ottengono sempre il risultato atteso nonostante gli ostacoli e le dure battaglie legali da dover intraprendere contro la pervicacia e la resistenza del MIUR.