Arriva la quarta Sentenza di pieno accoglimento da parte del Consiglio di Stato dopo l’udienza celebrata il 5 maggio scorso che inserisce in GaE i docenti in possesso di diploma magistrale conseguito entro l’anno scolastico 2001/2002; l’ANIEF fa poker e diffida il MIUR all’immediata esecuzione. Gli Avvocati Tiziana Sponga, Sergio Galleano e Vincenzo De Michele danno una nuova lezione al Ministero dell’Istruzione ottenendo il pieno riconoscimento del diritto dei ricorrenti ANIEF all’accesso alle graduatorie a esaurimento valide per il triennio 2014/2017; sta al Ministero, ora, ottemperare immediatamente a tutti i pronunciamenti favorevoli ottenuti dai legali ANIEF e riconoscere il pieno diritto dei nostri iscritti a partecipare alle fasi di conferimento degli incarichi a tempo indeterminato e determinato secondo il loro posizionamento in terza fascia delle GaE. Gli ATP di tutta Italia sono avvertiti: o immediato inserimento e partecipazione a tutte le fasi di avvio dell’anno scolastico o sarà di nuovo guerra in tutte le sedi opportune con pesanti richieste di condanna al risarcimento del danno per inadempienza.
Arriva la sentenza del Consiglio di Stato n. 4232/2015 relativa al ricorso RG n. 2708/2015 patrocinato dall’ANIEF e volto al pieno riconoscimento dei diritti dei diplomati magistrale ed è nuovamente vittoria piena sul MIUR. Ancora una volta il CdS ribadisce senza ombra di dubbio che “Il fatto che tale idoneità del titolo posseduto sia stata riconosciuta soltanto nel 2014, a seguito della pronuncia del Consiglio di Stato, non può impedire che tale riconoscimento abbia effetti ai fini dell'inserimento nelle citate graduatorie riservate ai docenti abilitati in quanto tali, trattandosi di un pronunciamento interpretativo […] e annulla “il decreto ministeriale n. 235/2014 nella parte in cui non ha consentito agli originari ricorrenti, docenti in possesso del titolo abilitante di diploma magistrale conseguito entro l'anno scolastico 2001/2002, l’iscrizione nelle graduatorie permanenti, ora ad esaurimento”. Già avviate dall’ANIEF le azioni sindacali e legali per ottenere il pieno rispetto di tutte le decisioni del Consiglio di Stato e gli ATP stanno provvedendo ad eseguire gli ordini dei Giudici; “Ma per le Amministrazioni inadempienti, come nel caso delle ordinanze, sarà guerra aperta: ritardi e omissioni non saranno più tollerati – dichiara Marcello Pacifico presidente ANIEF - che il Ministero dell’Istruzione o le sue diramazioni periferiche non diano seguito agli ordini della magistratura è veramente inaccettabile e non lo permetteremo”.
Il Ministero dell’Istruzione, più volte soccombente contro i legali ANIEF, dovrà, infatti, provvedere alla piena esecuzione delle sentenze e delle ordinanze ottenute dal nostro sindacato e riconoscere ai nostri iscritti il diritto all’inserimento nelle graduatorie d’interesse e la partecipazione a tutte le operazioni di individuazione quali destinatari di contratti di lavoro a tempo determinato e indeterminato eventualmente effettuando nuovamente le convocazioni già ultimate e inficiate dall’assenza dei ricorrenti aventi diritto. In alcune province registriamo già la pubblicazione dell’integrazione delle Graduatorie con i nominativi dei nostri iscritti che in alcuni casi hanno anche stipulato il giusto contratto di lavoro a tempo indeterminato, ma molti sono gli ATP ancora inadempienti. L’ATP di Roma, ad esempio, spicca per il grave ritardo nell’eseguire gli ordini del Giudice, nonostante ci siano docenti destinatari delle sentenze ottenute a luglio dall’ANIEF che avrebbero avuto diritto a partecipare anche alla fase 0 delle immissioni in ruolo. “Non faremo sconti – continua il Presidente Pacifico – le amministrazioni inadempienti si assumeranno la piena responsabilità dei danni cagionati ai nostri iscritti”. Già avviate le azioni di recupero delle immissioni in ruolo da fase 0 e A: “Noi siamo pronti – conclude Pacifico – che il MIUR accetti la sconfitta ed esegua gli ordini della Magistratura, altrimenti apriremo una nuova stagione di aspra lotta in tribunale e chiederemo il commissariamento del Ministro dell’Istruzione”.