Il sindacato scrive al Miur e gli intima di procedere all’immissione in ruolo di tutti i ricorrenti per evitare le procedure di commissariamento che sono in corso di notifica e nuove condanne alle spese legali, nonché per rispettare il principio del merito tra i ricorrenti che hanno ottenuto un provvedimento favorevole.
Risposta dell’ufficio legale dell’Anief ai propri ricorrenti, a seguito delle richieste di chiarimento in merito alle immissioni in ruolo dei ricorrenti con la sola ordinanza n. 5219/2015 del Consiglio di Stato, attualmente in corso presso gli Uffici Scolastici di tutta Italia.
Con una quanto mai irragionevole e illegittima scelta, il MIUR, con una specifica nota ha autorizzato gli AA. TT. A disporre l’immissione in ruolo, in questa fase, solo per l’ordinanza n. 5219/15 che prevede già il Commissariamento del MIUR al fine della sua ottemperanza. Il commissario ad acta, infatti, decorsi i termini, ha deciso di procedere ordinando l’immissione in ruolo di questi ricorrenti.
Per tutte le altre ordinanze di ottemperanza (n. 5490/15 – 5493/15 – 5495/15 – 5497/15 e le sentenze diplomati magistrale), Anief ha inviato al MIUR diffida ad adempiere, per la stipula dei contratti a tempo indeterminato per tutti i ricorrenti aventi titolo. In assenza di una risposta positiva, già in questi giorni, l’Ufficio legale Anief, completata la ricognizione dello stato giuridico dei ricorrenti, ha attivato tutte le procedure necessarie per il pieno riconoscimento del diritto leso mediante l’immediata esecuzione dell’ordinanza. Tale diritto, come è evidente, è già stato riconosciuto dal Consiglio di Stato. I nostri legali, pertanto, procederanno con l’immediata richiesta di un decreto monocratico, al fine di ottenere la nomina di un commissario che obblighi il MIUR alla tempestiva esecuzione di tutte le ordinanze di ottemperanza.
Per i ricorrenti titolari di una sentenza del Consiglio di Stato definitiva, mai eseguita, invece, considerato che sono già stati inseriti in GaE e che sono già stati considerati quali aspiranti al ruolo per la fase 0, Anief ha già da tempo avviato i ricorsi utili a rivendicare l'assunzione a tempo indeterminato dinnanzi al Giudice del Lavoro. Questi ricorrenti saranno convocati dai nostri legali nel territorio per l’espletamento delle nuove procedure da avanzare per ottenere l’immissione in ruolo o la retrodatazione giuridica e i relativi risarcimenti, come per il contenzioso pettine.