Un importante passo avanti quello ottenuto dai legali Anief riguardo l’annosa vicenda del diritto all’inserimento in GaE dei docenti in possesso di abilitazione all’insegnamento conseguita tramite il corso di laurea in Scienze della Formazione Primaria: a seguito dell’udienza pubblica tenutasi lo scorso 17 dicembre su ricorso 7884/2014 patrocinato per l’Anief dall’Avv. Irene Lo Bue, il TAR del Lazio, infatti, ha trasmesso ieri la relativa Ordinanza in cui comunica la sua decisione di richiedere formalmente al Ministero dell’Istruzione ulteriori chiarimenti sul motivo per cui il Decreto Ministeriale di aggiornamento delle Graduatorie a Esaurimento non consente l’inserimento dei ricorrenti nella loro qualità di docenti abilitati dopo l’anno accademico 2010/2011 a seguito della iscrizione e frequenza dei corsi di laurea in Scienza della Formazione Primaria negli anni accademici 2008/2009 – 2009/2010 – 2010/2011. Marcello Pacifico: “Ora il MIUR dovrà arrampicarsi sugli specchi”.
Le doglianze proposte dall’Anief nel ricorso, dunque, sull’illogicità di un’esclusione fondata solo sull’anno di immatricolazione al corso abilitante in SFP, sembrano aver finalmente colpito nel segno, tanto da portare il Tribunale Amministrativo per il Lazio a ritenere “necessario, al fine di un compiuto scrutinio del ricorso” acquisire “dall’Amministrazione resistente una dettagliata relazione in ordine ai fatti enunciati ed alle doglianze formulate” dai ricorrenti ordinando, così, direttamente “al Direttore Generale per il personale scolastico del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, di depositare un’apposita relazione sui fatti di causa e sulle doglianze formulate nel termine di 60 (sessanta) giorni” dalla notifica dell’Ordinanza.
“Il MIUR, ora, - commenta Marcello Pacifico, presidente Anief – dovrà veramente arrampicarsi sugli specchi e giustificarsi in merito a un’esclusione palesemente illogica che viola il diritto dei laureati in Scienze della Formazione Primaria a poter pienamente fruire della propria abilitazione all’insegnamento alla pari di quanti l’avevano conseguita negli anni precedenti al 2010 e, dunque, anche per poter acceder al canale di reclutamento costituito dalle Graduatorie a Esaurimento. È bene ricordare – prosegue Pacifico - che già nel 2012, e grazie anche alle pressioni del nostro sindacato, il MIUR ha correttamente fatto accedere alle GaE i docenti in possesso del medesimo titolo SFP conseguito dai ricorrenti; cambia solo l’anno di immatricolazione che il MIUR ha fissato arbitrariamente come spartiacque per l’accesso alle graduatorie: parametro assolutamente opinabile per escludere dei professionisti dell’istruzione dalla possibilità di entrare in ruolo”.
L’Anief, ora, attende con fiducia l’udienza di discussione fissata per il prossimo 5 dicembre in cui finalmente si potrà giocare “a carte scoperte” contro un Ministero dell’Istruzione costretto dal TAR Lazio a giustificare quello che il nostro sindacato ritiene ingiustificabile. L’Anief, forte di questo primo successo, proseguirà come sempre la battaglia al fianco dei laureati in SFP esclusi dalle GaE e continuerà a sostenere a gran voce i loro diritti ribadendo anche in udienza che i laureati in SFP non sono “figli di un Dio minore”, ma che meritano, in quanto professionisti abilitati, il dovuto rispetto e l’accesso a tutti i canali possibili per ottenere legittimamente un contratto di lavoro a tempo indeterminato.