L'inserimento con riserva dei ricorrenti nelle Graduatorie a Esaurimento deve essere utile ai fini della stipula di contratti di lavoro a tempo determinato e indeterminato, questo quanto ribadito fermamente e a chiare lettere ieri dal Consiglio di Stato su istanza dei legali Anief in favore di altri 4.000 docenti in possesso di diploma magistrale abilitante conseguito entro l'a.s. 2001/2002. I docenti, tutti destinatari di provvedimenti giudiziali favorevoli che statuivano il loro inserimento nelle graduatorie della scuola Infanzia e Primaria in attesa della definizione nel merito del contenzioso, correvano il rischio di essere “saltati” all'atto delle convocazioni perché il Ministero dell'Istruzione e le sue diramazioni periferiche provinciali si ostinavano a non ritenere utile la loro posizione proprio perché inseriti “con riserva”. Marcello Pacifico (Anief-Cisal): “A partire dalle prossime convocazioni per le immissioni in ruolo i docenti che hanno ottenuto un pronunciamento favorevole al loro inserimento nelle Graduatorie a Esaurimento dovranno essere presi in considerazione dalle Amministrazioni competenti; in tribunale abbiamo ottenuto la tutela dei loro diritti e ora il nostro sindacato vigilerà sul corretto svolgimento di tutte le operazioni”.
Il Consiglio di Stato, infatti, con sei provvedimenti monocratici emanati d'urgenza, ha ribadito che il Ministero non può permettersi di ignorare o rendere vane le decisioni dei tribunali “saltando” i docenti inseriti con riserva e non considerando effettivamente utile la loro posizione ed è intervenuto, su espressa richiesta dei legali Anief, a chiarire che l'Amministrazione, ponendo in essere una mera esecuzione formale delle Ordinanze del Consiglio di Stato favorevoli all'inserimento in Graduatoria dei ricorrenti e non considerando la loro posizione come utile ai fini dell'individuazione quali destinatari di proposte di nomina a tempo determinato e indeterminato, concretizza un illecito estremamente grave. Il Consiglio di Stato ha nuovamente ribadito, infatti, che le Ordinanze di inserimento in GaE “con riserva” in favore dei ricorrenti, in attesa delle definizione nel merito del contenzioso, sono da intendersi eseguite correttamente solo “intendendo tale misura nella pienezza della sua effettività” e, dunque, permettendo “l’attribuzione diun’effettiva posizione utile in graduatoria, allo specifico scopo di salvaguardare la concreta possibilità di ottenere, in base alla posizione ed al punteggio maturati in virtù del titolo abilitativo riconosciuto e di ogni altro titolo, la stipula sia di contratti a tempo determinato che indeterminato”.
A partire dalle prossime settimane, dunque, i docenti in possesso di diploma magistrale abilitante conseguito entro l'a.s. 2001/2002 che già avevano ottenuto un provvedimento cautelare presso il Consiglio di Stato, non solo dovranno essere inseriti in Graduatoria con il punteggio spettante in base ai titoli e ai servizi posseduti, ma potranno essere individuati, se collocati in posizione utile in base al punteggio posseduto, anche ai fini delle immissioni in ruolo e delle supplenze. “È una vittoria tutta targata Anief – commenta Marcello Pacifico, Presidente Nazionale del sindacato - che si è imposta su un'Amministrazione che si era dimostrata sorda e cieca agli ordini dei tribunali. Adesso il nostro sindacato vigilerà sul corretto svolgimento di tutte le operazioni e non esiterà a procedere nei confronti di quanti, per leggerezza o ostinazione, credono di poter “ignorare” senza conseguenze le decisioni prese dai Giudici”.
Grazie all'intervento dei legali Anief, dunque, il Ministero dell'Istruzione è stato nuovamente “bacchettato” in tribunale e ha ricevuto una nuova lezione sul rispetto dei diritti di quanti si sono dovuti affidare alla magistratura per ottenere giustizia. Altri 4.000 docenti che da anni lavorano come supplenti nella scuola pubblica potranno, ora, fruire di quell'inserimento nelle Graduatorie a Esaurimento che il MIUR aveva sempre negato loro e, dopo il lungo periodo di precariato che il Ministero aveva loro imposto escludendoli dalle GaE, aspirare anche alla stipula del giusto contratto di lavoro a tempo indeterminato.