Anche in provincia di Napoli l'Anief consegue l'ennesimo successo nella tutela dei diritti dei docenti cancellati dalle Graduatorie a Esaurimento e ottiene l'immediato reinserimento di un nostro iscritto che il MIUR aveva “esiliato a vita” dalle GaE per non aver prodotto domanda di aggiornamento per tempo. Gli Avvocati Fabio Ganci, Walter Miceli, Francesca Lideo e Michele Speranza, con l'esperienza che da sempre li contraddistingue, ottengono dal Tribunale del Lavoro di Torre Annunziata (NA) una nuova sentenza di pieno accoglimento che condanna il Ministero dell'Istruzione per aver illegittimamente negato il reinserimento del ricorrente all'atto dell'ultimo aggiornamento valido per il 2014/2017.
Ancora uno scontro in tribunale vinto senza riserve dai legali Anief che non hanno eguali quando si impegnano contro il Ministero dell'Istruzione nella tutela dei diritti dei lavoratori precari della scuola. Ribadito quanto da sempre sostenuto dal nostro sindacato: la cancellazione dalle Graduatorie a Esaurimento non è un provvedimento definitivo e la normativa primaria consente sempre al docente di presentare domanda per ottenere il reinserimento all'atto dell'aggiornamento delle graduatorie successive. Anche il Giudice del Lavoro di Torre Annunziata, dunque, in totale accoglimento del ricorso, ha constatato che l’esclusione dalle graduatorie non può essere considerata dal MIUR come assoluta e che, di conseguenza, vanno disapplicate le norme dei Decreti Ministeriali di periodico aggiornamento delle GaE nella parte in cui contrastano con il disposto dell’art. 1 co. 1-bis D.L. n. 97/2004, non potendo un decreto ministeriale negare il diritto al reinserimento nelle graduatorie previsto dalla legge. Per questo motivo il Giudice accoglie il ricorso e ordina perentoriamente “alle amministrazioni convenute di porre in essere tutti gli atti necessari per il riconoscimento del suddetto diritto al reinserimento”.
L'Anief da sempre sostiene che il Ministero dell'Istruzione ha posto in essere, nel corso degli anni, un vero e proprio illecito “esiliando” a vita i docenti che avevano mancato di produrre domanda all'atto di uno dei periodici aggiornamenti delle Graduatorie senza prevedere possibilità di reinserimento e i Tribunali del Lavoro, constatando l'applicabilità e l'assoluta chiarezza della normativa primaria di riferimento, ci stanno dando ragione. Al Ministero dell'Istruzione, nuovamente soccombente in giudizio, è toccato prendere atto ancora una volta della validità delle tesi patrocinate dal nostro sindacato, subendo nuovamente una sonora sconfitta con relativa condanna al pagamento delle spese di lite, quantificate in 1.500 Euro oltre accessori.