Non è possibile per Marcello Pacifico, presidente Anief e segretario organizzativo Confedir, ignorare il diritto a un posto di lavoro maturato da chi, incluso nelle graduatorie d’istituto, ha prestato servizio per più di 36 mesi come docente o ata nelle scuole pubbliche. Anche per loro si dovrà applicare la sentenza della CGUE prevista il 26 novembre. Il sindacato avvia la campagna di adesione ai ricorsi su tutto il territorio nazionale. È possibile anche aderire al ricorso per chiedere il pagamento degli scatti di anzianità.
Secondo il Governo, hanno diritto a essere stabilizzati il 1° settembre 2015, per via della procedura d’infrazione in corso e delle conclusioni dell’avvocato generale nelle cause seriali intentate contro lo Stato italiano - promosse dopo la denuncia pubblica dell’Anief nel gennaio 2010 - soltanto i docenti inseriti nella terza fascia delle Gae e i vincitori e idonei dell’ultimo concorso (idonei, peraltro, salvati in virtù dei ricorsi promossi sempre da Anief al Tar Lazio).
Potrebbe essere una bella notizia, se non fosse che percepiranno sempre lo stesso stipendio da precari, con meno di 12 anni di pre-ruolo, per via del CCNL 4 agosto 2011 firmato da CISL-UIL-SNALS-GILDA che annulla per i neo-assunti il primo gradone stipendiale (fascia 0-2), e della legge di stabilità che proroga al 2018 il blocco contrattuale (art. 21), ma anche per via del CCNL 2006-2009, firmato pure dalla CGIL-FLC, che non riconosce la progressione di carriera per il periodo di precariato, contrariamente a quanto ormai acclarato dai tribunali di appello delle Corti del lavoro in ossequio al principio di non discriminazione legato alla direttiva comunitaria 1999/70.
Cosicché non rimane che ricorrere ancora una volta per aver attribuiti gli scatti per il periodo pre-ruolo, aver riconosciuto per intero tutto il servizio pre-ruolo e riappropriarsi del diritto al primo gradone stipendiale.
Vuoi sapere quanto lo Stato di deve per il periodo pre-ruolo o di precariato o ancora dopo il primo gradone? Scoprilo inserendo tutti i tuoi dati nel form di calcolo a questo link.
Ma c’è di più. Il Governo ha deciso di eliminare le supplenze brevi, utilizzando l’organico funzionale per il personale docente e i collaboratori scolastici per svolgere le mansioni di assistente tecnico e amministrativo, dimenticando come anche per i supplenti brevi, in possesso del requisito di servizio di 36 mesi, si deve applicare quanto disposta dalla normativa europea.
Per questa ragione, Anief ha deciso di avviare i ricorsi per la stabilizzazione, il risarcimento danni e gli scatti di anzianità anche per chi, docente, non è inserito nelle Gae. Il ricorso stabilizzazione è attivabile anche dal personale ATA, considerato anche il taglio in organico di diritto di altri 2.020 posti previsto per il prossimo anno scolastico dalle legge di stabilità. Il personale Ata può aderire al ricorso da questo link.