Ancora una vittoria targata ANIEF presso il Tribunale di Milano contro le ingiustizie perpetrate dal MIUR: scatti biennali riconosciuti e diritto agli stipendi di luglio e agosto per 3 contratti stipulati su posto vacante e disponibile. I nostri legali Cinzia Galasso e Angela Fazio ottengono una nuova soddisfacente vittoria in difesa dei lavoratori precari della scuola.
L'ANIEF ha ottenuto ancora una volta giustizia imponendo al MIUR il rispetto delle disposizioni dettate dalle direttive comunitarie sul diritto dei precari a percepire la medesima progressione stipendiale del personale a tempo indeterminato. In pieno accordo con quanto sostenuto dall'ottimo intervento dei nostri legali, il Giudice ha precisato che le motivazioni addotte dall'Amministrazione convenuta “non possono rientrare, alla luce dei richiamati principi affermati dalla Corte di Giustizia, fra le condizioni oggettive che giustifichino una disparità di trattamento” convenendo che “la progressiva reiterazione di rapporti di lavoro a tempo determinato ha di fatto realizzato un contesto del tutto identico, sotto il profilo dello sviluppo della professionalità, a quello tipico di un rapporto di lavoro a tempo indeterminato” con relativo diritto alla medesima progressione di carriera.
Sul diritto della ricorrente all'estensione dei 3 contratti stipulati con il MIUR al 30 giugno di ogni anno, il Giudice ha prima constatato, come dimostrato dall'ANIEF, che i contratti fossero tutti indiscutibilmente stipulati su posti vacanti in organico di diritto e ha conseguentemente applicato la normativa di riferimento stabilendo che “i contratti conclusi dalla ricorrente dovevano avere come termine finale il 31.08 e non il 30.06 con conseguente diritto a percepire le retribuzioni dei mesi di luglio e agosto di ciascun anno”. MIUR condannato, quindi, a riconoscere alla ricorrente ANIEF l'anzianità di servizio maturata, il pagamento delle mensilità di luglio e agosto di ben 3 anni scolastici e ulteriori 700 Euro per le spese di lite.
La palese violazione della regolamentazione sul conferimento degli incarichi su posti vacanti e il mancato ossequio di quanto stabilito sin dal 1999 dalla Comunità Europea sull'obbligo di non discriminazione tra lavoratori a termine e lavoratori a tempo indeterminato, hanno portato ancora una volta il MIUR a soccombere contro l'ANIEF in tribunale. Queste vittorie, e la consapevolezza che un'altra nostra iscritta ha ottenuto finalmente giustizia, danno al nostro sindacato sempre maggior vigore in attesa che il MIUR, stanco di soccombere in tribunale, si ravveda e inizi a dimostrare con i fatti di riconoscere ai lavoratori precari della scuola il doveroso rispetto.