L'ANIEF vince ancora in tribunale: il CCNL concluso tra i sindacati rappresentativi e il MIUR discrimina senza ragioni oggettive i docenti precari. Lo ha ribadito il Tribunale di Catanzaro accogliendo le richieste dei nostri legali e ha confermato che la disparità di trattamento perpetrata ormai da anni dal MIUR nei confronti dei lavoratori a termine, nonostante il beneplacito dei sindacati rappresentativi, non è giustificabile e devono, invece, essere corrisposte le medesime progressioni retributive riconosciute ai docenti di ruolo.
L'Avv. Cinzia Galasso, che con costanza e professionalità si occupa di tutelare i diritti degli iscritti ANIEF sul territorio, ottiene il pieno riconoscimento degli scatti biennali maturati da un docente a seguito di contratti a tempo determinato stipulati nel corso degli anni. Il Giudice del Lavoro di Catanzaro ha, infatti, dato piena ragione all'ANIEF asserendo che “per la Corte dell'Unione la Clausola 4.1 osta all'introduzione d'una disparità di trattamento tra lavoratori a tempo determinato e lavoratori a tempo indeterminato, giustificata dalla mera circostanza che essa sia prevista da una disposizione legislativa o regolamentare di uno Stato membro ovvero da un contratto collettivo concluso tra i rappresentanti sindacali del personale e del datore di lavoro interessato”.
Accogliendo l'istanza del legale ANIEF, il Giudice, Dott.ssa Paola Ciriaco, non ha ravvisato “nelle fonti legislative o collettive nazionali ragione sufficiente per derogare al divieto di discriminazione nei confronti del ricorrente” e ha concluso che “non vi sono ostacoli razionali alla possibilità di ricostruire la carriera del personale assunto ripetutamente a termine, tenendo conto dei rapporti pregressi ed applicando gli scatti allo stesso modo di quanto avviene per il personale a tempo indeterminato”. Altre due sentenze, di identico tenore, sono state ottenute in questi giorni grazie al determinate e preciso intervento dell'Avv. Maurizio Ragusa presso il Tribunale di Torino e dell'Avv. Luca Ficuciello presso il Tribunale di Pesaro e sono costate al MIUR una condanna che ammonta a circa 10.000 Euro di risarcimento danni, interessi legali e condanna alle spese di giudizio.
I soddisfacenti risultati ottenuti dall'ANIEF in favore dei docenti precari hanno imposto, dunque, una nuova censura dell'operato del MIUR nonostante il beneplacito dei sindacati rappresentativi e una lettura della disciplina nazionale e della contrattazione collettiva conforme alla normativa europea in modo da assicurare la piena e completa efficacia delle disposizioni statuite a tutela del lavoro a tempo determinato.