L'ANIEF prosegue la sua battaglia al fianco dei docenti precari per il pieno riconoscimento del diritto a percepire gli scatti biennali che il MIUR continua a negare loro. Due nuove sentenze emesse dai Tribunali di Torino e Trani danno piena ragione al nostro sindacato con condanna del MIUR per aver messo in pratica un'arbitraria disparità di trattamento in evidente contrasto con la normativa comunitaria.
Presso il Tribunale di Torino l'Avv. Angelo Maurizio Ragusa, legale di fiducia dell'ANIEF sul territorio, ottiene un nuovo successo in favore di una nostra iscritta con conseguente riconoscimento del suo diritto alla corresponsione degli scatti di anzianità che il MIUR le aveva sempre negato. Il Giudice ha rilevato, infatti, che “se la progressione economica è collegata alla maturazione dell’anzianità di servizio e questa è preordinata “a premiare l’esperienza professionale maturata nello specifico settore” come afferma la Cassazione, [...] la circostanza che l’insegnante precario che per un rilevante lasso temporale e senza soluzione di continuità svolga le stesse mansioni del suo collega di ruolo, impone di ritenere che entrambi maturino la medesima esperienza professionale e che quindi debbano godere dello stesso incremento retributivo”. Il Ministero è stato, dunque, condannato a pagare alla ricorrente gli scatti mai corrisposti.
Anche presso il Tribunale di Trani l'Avv. Michele Ursini, che con sempre attenta partecipazione e professionalità si occupa degli iscritti ANIEF sul territorio, ottiene il riconoscimento in favore di un docente precario degli scatti biennali maturati nel corso di plurimi contratti a tempo determinato stipulati con il MIUR. Il Giudice ha riconosciuto che la normativa italiana “nel determinare una marcata disparità di trattamento” tra docenti precari e docenti di ruolo “appare all'evidenza non conforme alla clausola 4 p.to 1 dell'accordo quadro sul lavoro a tempo determinato” e ha condannato il MIUR - in applicazione del principio immediatamente esecutivo di non discriminazione prevista dalla normativa e dalla giurisprudenza comunitaria - a riconoscere al ricorrente la “ricostruzione della carriera considerando per intero e senza decurtazione alcuna i periodi di servizio svolti in costanza di rapporto di lavoro a tempo determinato, con conseguente condanna del Ministero resistente a provvedere alla predetta ricostruzione a far data dal primo incarico di supplenza conferito”. Le differenze retributive spettanti in virtù della riconosciuta anzianità di servizio sono state quantificate in € 3.494 oltre accessori di legge.
Gli incrementi dovuti all’anzianità di servizio, come da sempre sostenuto dall'ANIEF, sono destinati a premiare l’esperienza professionale maturata dal docente a prescindere che questi abbia stipulato un contratto a tempo determinato o indeterminato. Finché il MIUR si ostinerà a perpetrare questa arbitraria disparità di trattamento, il nostro sindacato continuerà con sempre maggiore impegno la propria battaglia per il riconoscimento e la piena tutela dei diritti dei lavoratori precari.