ANIEF comunica che, già a partire dai prossimi giorni, verrà divulgata un’approfondita relazione dell’ufficio legale su effetti e possibili rimedi in relazione alla sentenza 2119/2011, con cui il Consiglio di Stato si è recentemente espresso contro lo spostamento dei 24 punti SSIS.
Confermando quanto già affermato nel comunicato precedentemente diramato da ANIEF, appare comunque necessario fornire immediatamente alcune informazioni essenziali ai soci ricorrenti interessati a tale ricorso, al fine di sgombrare il campo da alcuni dubbi che la segreteria nazionale, in queste ore, ha avuto modo di raccogliere.
Preliminarmente bisogna osservare come la sentenza del CdS sia riferita direttamente al solo ricorso sui 24 punti del 2007 (ruolo n. 4650/2007). Pertanto i suoi effetti – allo stato attuale –non sono da considerarsi automaticamente estesi anche ai ruoli 24 punti del 2009 (ruoli nn. 3739/09, 5047/09, 5049/09, 5746/09, 5747/09 e 10017/09). Quindi, almeno fino ad eventuale e diretto pronunciamento contrario dei giudici su ogni singolo ricorso per i 24 punti, nessuna revoca degli spostamenti dei 24 punti decretati dagli U.S.P., né a maggior ragione dei contratti T.D. e T.I. eventualmente stipulati dai ricorrenti, potrà determinarsi.
Va inoltre chiarito come, in nessun caso, possano ritenersi a rischio la legittimità degli stipendi percepiti e della valutabilità del servizio svolto ai fini della determinazione del punteggio, in quanto i ricorrenti hanno potuto usufruire di contratti regolarmente stipulati sulla scorta di quanto fin qui disposto dai Giudici amministrativi.
L’ANIEF, infine, metterà a disposizione gli strumenti di tutela possibili a beneficio di coloro che hanno ottenuto l’immissione in ruolo in virtù dello spostamento dei 24 punti SSIS, analizzando tutte le situazioni caso per caso.