I giudici accolgono l’istanza cautelare su ricorso patrocinato dai legali, avv. Ganci e Miceli dell’ANIEF (4716/10), per l’annullamento previa sospensione dell’efficacia del D.d.G. 11 marzo 2010 laddove prevede la cancellazione dei docenti di ruolo dalle graduatorie ad esaurimento. A rischio un altro pezzo della legge ‘salva-precari’, ribattezzata ‘truffa-precari’.
L’ANIEF denuncia da tempo l’illegittimità di una norma che non risolve il problema dei precariato (il passaggio da un ruolo all’altro tramite scorrimento delle graduatorie non fa perdere alcun posto di lavoro perché libera un posto e ne assegna un altro) ma rende nullo, di fatto, il superamento di una prova concorsuale e il relativo titolo abilitante, ovvero annulla un titolo legittimamente acquisito. Questo ricorso pilota che dovrà essere discusso in camera di consiglio il 30 settembre prossimo, anche per consentire all’Amministrazione - assente - di riferire sui fatti di causa e di controdedurre puntualmente sui motivi dedotti con il ricorso, vista la richiesta di remissione alla Corte costituzionale per non infondato sospetto di non costituzionalità della norma di legge sottesa (c. 4-quinquies, art. 167/09) sollevata dai legali dell’ANIEF, apre la strada all’altro ricorso (4717/10) che vede una cinquantina di docenti di ruolo iscritti al Sindacato reclamare lo stesso diritto. Questa ordinanza - per Marcello Pacifico, presidente dell’ANIEF - ci permette di attendere con serenità la prossima udienza dove, siamo convinti, sarà rimesso al giudice delle leggi un altro comma della pasticciata legge ‘salva-precari’ (dopo il c. 4-ter, art. 1, L. 167/09 relativo alle code, sempre su ricorso ANIEF), palesemente contraria alla nostra Costituzione. Il ricorso, nel chiedere che i docenti di ruolo non siano depennati, serve anche ad affermare un principio giuridico: il personale abilitato (anche precario) non può essere cancellato dalle graduatorie. Vogliamo difendere un diritto acquisito, quello dell’assunzione secondo il punteggio-merito di ciascuno, un diritto garantito dalla Costituzione e che proprio in questi giorni è messo in discussione da proposte di legge tese a introdurre nuovi concorsi, albi regionali, domicili professionali per mandare in soffitta le stesse graduatorie dove più di 300.000 precari hanno dichiarato la loro abilitazione.
Istruzioni per i ricorrenti del ricorso con numero di ruolo 4717/10
I ricorrenti del ruolo n. 4717/10, ai fini della richiesta della domanda cautelare, all’atto della ripubblicazione da parte dell’USP di appartenenza delle graduatorie ad esaurimento ripulite, devono inviare un plico all’attenzione degli avvocati Ganci e Miceli, via Roma n. 48, 90046 Monreale (PA), contenente
- copia del contratto di assunzione in ruolo,
- copia delle graduatorie dell’USP di appartenenza (di pettine e di coda) pubblicate prima e dopo l’operazione di ripulitura (ovvero, il frontespizio di entrambe e una copia di ogni pagina di ogni graduatoria dove si risultava inseriti all’atto dell’ultimo aggiornamento prima del depennamento e una copia di ogni pagina di ogni graduatoria dove si è stati cancellati e dove ci si dovrebbe ritrovare nel caso di accoglimento della domanda cautelare).
Istruzioni per i docenti di ruolo che non hanno mai ricorso e che vogliono ora ricorrere
Poiché è stato richiesta la remissione alla Corte costituzionale delle norma di legge, in caso di accoglimento da parte del giudici del TAR, è possibile fin da quando saranno ripubblicate le graduatorie ripulite, impugnare le stesse con ricorsi nominali al TAR Lazio, per reclamare lo stesso diritto dei ricorrenti dei ricorsi n. 4716 e n. 4717. Pertanto, per i docenti di ruolo iscritti all’ANIEF non ancora ricorrenti ma interessati a permanere nelle graduatorie ad esaurimento, sono riaperti i termini per partecipare ai ricorsi di cui al link sottostante (Istruzioni operative). Il plico deve essere inviato con posta raccomandata 1 agli indirizzi lì indicati completi della documentazione richiesta entro un mese dalla pubblicazione della relative graduatorie ripulite.
Il plico dovrà anche contenere anche
- copia del contratto di assunzione in ruolo,
- copia delle graduatorie dell’USP di appartenenza (di pettine e di coda) pubblicate prima e dopo l’operazione di ripulitura (ovvero, il frontespizio di entrambe e una copia di ogni pagina di ogni graduatoria dove si risultava inseriti all’atto dell’ultimo aggiornamento prima del depennamento e una copia di ogni pagina di ogni graduatoria dove si è stati cancellati e dove ci si dovrebbe ritrovare nel caso di accoglimento della domanda cautelare).
- Cognome e nome, luogo e data di nascita, indirizzo completo di residenza di almeno un controinteressato per ogni graduatoria dalla quale si è stati depennati. Si rappresenta che il controinteressato è un docente qualsiasi inserito a pieno titolo nella graduatoria dalla quale si è stati cancellati e che non corre alcun rischio con riguardo alla propria permanenza e posizione in GaE derivante da tale individuazione.