Primo soddisfacente successo ANIEF presso il Giudice del Lavoro sul diritto dei docenti abilitati in Strumento Musicale a vedersi riconosciuto nelle Graduatorie a Esaurimento il punteggio aggiuntivo che il MIUR aveva sempre negato loro, di fatto discriminandoli rispetto a tutti gli altri abilitati. Gli Avvocati Fabio Ganci e Walter Miceli, coordinando i nostri legali sul territorio, ottengono il pieno accoglimento delle richieste avanzate in favore di una nostra iscritta e l'immediata modifica delle graduatorie d'interesse. Pesante anche la condanna carico del Ministero dell'Istruzione soccombente: oltre 4.000 Euro di spese di lite.
Il Tribunale di Forlì accoglie le richieste dell'Avv. Tiziana Sponga – che, con la perizia che da sempre contraddistingue il suo operato, segue gli iscritti ANIEF sul territorio – e dichiara illegittime le determinazioni ministeriali contenute dei Decreti di aggiornamento delle Graduatorie a Esaurimento nella parte in cui attribuiscono il punteggio aggiuntivo al voto di abilitazione soltanto ai corsi biennali di secondo livello finalizzati alla formazione dei docenti di educazione musicale nella scuola secondaria e non anche al corso di secondo livello finalizzato alla formazione dei docenti di strumento musicale nella scuola media (classe di concorso 77/A).
Il Giudice del Lavoro, in accoglimento del ricorso ANIEF, ha ordinato al MIUR di provvedere all'attribuzione in favore della nostra iscritta del punteggio aggiuntivo spettante e all'immediata rettifica della graduatoria d'interesse. Come conseguenza dell'illegittimità del suo operato, il Ministero resistente è stato condannato anche al pagamento delle spese di lite quantificate in ben 3.700 Euro oltre IVA e CPA.
L'ANIEF ha da sempre sostenuto che nelle Graduatorie a Esaurimento la mancata attribuzione del punteggio aggiuntivo agli abilitati in Strumento Musicale annulla di fatto, e in maniera irrazionale, il meccanismo premiale previsto dalla legge per le abilitazioni conseguite a seguito di corsi di specializzazione determinando, quindi, una grave violazione dei più elementari criteri meritocratici. Il nostro sindacato si dichiara soddisfatto di questo ulteriore passo avanti compiuto in favore dei propri iscritti e attende con fiducia i prossimi pronunciamenti dei Tribunali del Lavoro italiani certo di ottenere quanto prima nuovi positivi riscontri che segneranno la strada per un'effettiva risoluzione dell'annosa e controversa questione.