I giudici cambiano parere e annullano il D. M. 68/2010 nella parte in cui non riconosce l’inserimento nel salva-precari di chi ha svolto servizio per 180 giorni in più scuole.
Il provvedimento riguarda, per ora, soltanto due ricorrenti del personale ATA, ma in queste ore il legale dell’Anief (avv. Frau) sta presentando nuove richieste di ordinanze cautelari per gli altri cinque ricorsi analoghi riguardanti il personale docente e ATA, del 2009 e del 2010, sempre in attesa della pubblicazione della sentenza di un altro ricorso in cui si è sollevata la questione di legittimità costituzionale dell’intera norma di legge.
Ancora una volta - dichiara il presidente Anief, prof. Marcello Pacifico - il tribunale amministrativo regionale censura l’interpretazione della norma fornita dal ministero. Non vi è atto del ministro Gelmini sulla gestione del personale precario che non sia stato ritenuto illegittimo dai giudici. In questo caso, era evidente che il servizio prestato in una o più scuole sempre come servizio doveva essere considerato. Ora attendiamo di sapere se è costituzionale valutare il servizio prestato soltanto nell’a. s. 2008-2009 per essere identificato come precario doc, a tal punto da acquisire un merito successivo - in termini di punteggio - per essere assunto dalle graduatorie. Nel frattempo, depositeremo i primi ricorsi presso le corti territoriali del giudice del lavoro per ottenere il rispetto della normativa nazionale e comunitaria per i più di 6.000 ricorrenti precari che ci hanno richiesto la stabilizzazione.