Altre undici immissioni in ruolo retrodatate al 2009 o al 2010 decise nei Tribunali di Catania e Caltagirone grazie ai ricorsi “pettine” targati ANIEF. Nell'ultimo mese gli Avvocati Adriana Carrabino, Fabio Ganci e Walter Miceli hanno ottenuto ben 11 sentenze di pieno accoglimento che ordinano al MIUR l'immediata immissione in ruolo retrodatata dei nostri iscritti e lo condannano anche per lite temeraria e per aver tenuto una condotta “irragionevolmente elusiva” del diritto dei ricorrenti.
Undici sentenze trasmesse dall'Avv. Adriana Carrabino, legale di fiducia dell'ANIEF sul territorio, che danno soddisfazione alla costanza, professionalità e alla determinazione dimostrate dal nostro legale. Nonostante la lentezza e le lungaggini riscontrate nei due tribunali interessati, infatti l'Avv. Carrabino ha ottenuto pienamente ragione per i nostri iscritti con la dichiarazione del loro diritto alla stipula del contratto di lavoro a tempo indeterminato a far data dal 1° settembre 2009 o 2010. I docenti, come dimostrato in udienza, se correttamente collocati “a pettine” nelle graduatorie d'interesse, infatti, sarebbero tutti stati individuati, sin dal biennio 2009/2011, quali destinatari del diritto all'immissione in ruolo nelle province in cui erano stati collocati “in coda” dal MIUR.
Il Ministero dell'Istruzione, soccombente negli 11 giudizi, ha dovuto finalmente riconoscere il diritto negato per anni agli iscritti ANIEF con relativa condanna al pagamento delle spese di lite quantificate in un totale di 13.200 Euro oltre accessori. L’Amministrazione resistente, inoltre, è stata condannata in ben tre casi per lite temeraria e, dunque, costretta al pagamento di ulteriori 6000 Euro quale risarcimento del danno in favore dei ricorrenti. I Giudici hanno rilevato, infatti, che la condotta del MIUR era stata “irragionevolmente elusiva” del diritto dei docenti interessati “nonostante tale diritto fosse già stato ripetutamente accertato da una pluralità di pronunce da parte di diversi organi giurisdizionali (Tar Lazio, Consiglio di Stato, Corte Costituzionale, quest’ultima per ben due volte), in tal modo ingiustificatamente procrastinando la realizzazione delle legittime aspirazioni dei ricorrenti ed alimentando un contenzioso superfluo e costoso”.
La battaglia ANIEF contro le “code della vergogna”, istituite dal MIUR nelle Graduatorie a Esaurimento valide per il biennio 2009/2011, ha nuovamente dato i suoi frutti e riconosciuto per altri 11 docenti il giusto diritto a quell'immissione in ruolo che il Ministero dell'Istruzione si era sempre ostinato a negare. L'ANIEF, da sempre sindacato che ha fatto del rispetto della legalità e del merito il proprio vessillo, esprime piena soddisfazione per i risultati raggiunti e augura ai propri iscritti, neoimmessi in ruolo che con fiducia si sono affidati ai nostri legali, un sereno futuro a tempo indeterminato.