Ordina l’esecuzione delle ordinanze del Tar Lazio su inserimento a pettine e stipula dei contratti per i ricorrenti Anief. Ritiene nulla la nota di invito alla sospensione del D. G. Miur. Prospetta denunce alle procure per danni erariali e omissione di atti di ufficio. Anief pronta a mettere a disposizione i modelli di denuncia.
Alla fine aveva ragione l’Anief contrariamente al parere anche di qualche pseudo-sindacalista: il direttore generale del Miur, dott. Chiappetta, non ha alcun potere sostitutivo del giudice, né può suggerire ai dirigenti degli uffici periferici azioni tese ad attentare a un suo ordine, pena l’incorrere di tale dirigente nel reato penale di omissione di atti di ufficio e in quello contabile di danno erariale alle casse dello Stato.
La nota del Miur del 21 marzo scorso, pertanto, è da considerarsi nulla: parola del commissario, ausiliario del giudice, che in una lettera ai dirigenti degli ambiti territoriali ricorda la sentenza n. 41/2011 della corte costituzionale, mentre ordina entro il 19 aprile l’inserimento pleno iure a pettine nelle graduatorie di coda dei 3.000 ricorrenti patrocinati dall’Anief, e la nomina giuridica ed economica per gli aventi diritto a un contratto a tempo determinato e indeterminato fin dall’estate del 2009.
A questo punto, fin dai prossimi giorni con specifico avviso sul sito www.anief.org, l’Anief, metterà a disposizione su richiesta dei 15.000 soci ricorrenti, siano essi tutelati dalle ordinanze commissariali che dalle ordinanze cautelari del Tar Lazio, sia che abbiano ricorso al Presidente della Repubblica per l’inserimento a pettine, sia che siano interessati soltanto al cambio di provincia per il prossimo aggiornamento, i modelli di denuncia da inviare alle autorità competenti rispettivamente in capo alle responsabilità contabili e penali, essendo evidente quanto stabilito dal Giudice delle leggi in ordine alla formulazione delle graduatorie del personale docente, indipendentemente anche dalla futura competenza del giudice adito.