La nota Miur sullo sblocco dei posti induce i tribunali del lavoro a confermare le ordinanze del Tar Lazio e ad attestare il periculum in mora posto che, comunque, nel merito, il fumus è già accertato. L’inserimento per il biennio 2009-2011 doveva avvenire a pettine. Il Miur e i contro-interessati costituitisi in giudizio dovranno pagare le spese di un processo durato tre anni e condanne per lite temeraria.
L’ultimo provvedimento d’urgenza, definito con ex-700, è quello del tribunale di Taranto patrocinato dall’avv. Menenti del 10.5.12, che in applicazione dell’art. 11, c. 7 del dl.lgs. 104/2010, conferma i provvedimenti emessi dal commissario ad acta. L’ordinanza è l’ultima di una serie che tra aprile e maggio presenta analoghe motivazioni nei provvedimenti ottenuti dagli avv. Ganci e Miceli per Termini Imerese, dall’avv. Magro per Messina, dall’avv. Niro di Tolmezzo, dall’avv. Rinaldi per Torino, dall’avv. Sponga per Forlì, dall’avv. Lo Bue per Modena e Parma, dall’avv. Materazzi per Lecco, dall’avv. Ursini per Bari, dall’avv. Cinque per Lecce, dall’avv. Sassano per Lucera, dagli avv. Russo, Cirese e Maresca per Roma, dall’avv. Fabrini per Prato e Arezzo, dall’avv. Ferrara per Busto Arsizio. Le ordinanze hanno ricalcato quanto nei soli giorni precedenti deciso dai giudici del lavoro di Caltanissetta nei ricorsi curati dagli avv. Cutrera e Longo, di Teramo, Lanciano, L’Aquila, Avezzano per l’avv. Verticelli, di Pescara per l’avv. Marcone, di Bologna per l’avv. Sponga, di Milano avv. Guerinoni, di Caltagirone per l’avv. Carrabino, di Biella per l’avv. Rinaldi, di Venezia per l’avv. Rosa, di Agrigento per l’avv. Picone, di Brindisi per l’avv. Vaccaro, di Vibo Valentia per l’avv. Rosano, di Verona per l’avv. Maniscalco, di Salerno per l’avv. Salerno e di Napoli per l’avv. Speranza.
È evidente che di fronte alla mole del contenzioso attivato dall’Anief presso le corti territoriali del lavoro, è difficile per le altre OO. SS. avere dati certi e aggiornati in tempo reale, come è avvenuto nei giorni scorsi per quelli erronei diffusi dalla Gilda Venezia, dove a fronte dei 17 posti accantonati che per il sindacato risultano riassunti, in verità, nei tribunali della repubblica sono stati notificati 46 ricorsi in tutta la regione Veneto, così da far scendere il numero dei posti disponibili da 97 a 68, per i non ricorrenti Anief. Per evitare queste imprecisioni, l’Anief aveva prima invitato e poi diffidato il Miur dallo sbloccare i posti prima della scadenza ultima disposta dalla norma per la riassunzione dei ricorsi al giudice del lavoro, e del relativo lavoro di ricognizione che lo stesso Miur aveva chiesto agli UU.SS.RR. – e che non poteva esaurirsi prima della scadenza dei suddetti termini, motivo che ha autorizzato l’Anief a chiedere nei ricorsi la condanna per lite temeraria.