L’Anief lo aveva detto che lo sblocco dei posti prima della scadenza naturale dei termini per riassumere i ricorsi presentati al Tar Lazio avrebbe portato alla condanna della condotta dell’amministrazione già nella fase cautelare per non parlare del merito, il trasferimento da una provincia all’altra tra il 2009 e il 2011, che è stato acclarato nel fumus già dalla Corte costituzionale.
Non sorprende che allora arrivino le prime condanne al pagamento di 900 e 2.500 euro nei ricorsi patrocinati dagli avv.ti Abbate e Ursini dell’Anief. Le ordinanze seguono le altre centinaia già ottenute presso il giudice civile, sui ricorsi coordinati dagli avv.ti Ganci e Miceli, come nelle ultime disposizioni dei ricorsi presentati a Prato dall’avv. Fabbrini, a Crotone dall’avv. Bianchimano, a Catania dall’avv. Carrabino.
Tutti i ricorrenti che hanno chiesto la riassunzione dei ricorsi, nel merito, otterranno l’agognata immissione in ruolo o la retrodatazione del posto.