Le vittorie dell'ANIEF contro il MIUR e le “code della vergogna” sono ormai inarrestabili: il Tribunale di Roma accoglie nuovamente e senza riserve le ragioni del nostro sindacato e dichiara il diritto all'immissione in ruolo in base al punteggio posseduto e al corretto inserimento “a pettine” nelle graduatorie 2009/2011. Gli Avvocati Fabio Ganci e Walter Miceli, avvalendosi della preziosa collaborazione dei nostri legai sul territorio, ottengono l'ennesimo successo in favore dei nostri iscritti.
L’Avv. Salvatore Russo, legale di riferimento dell’ANIEF sul territorio, inanella l'ennesimo successo contro il MIUR e ci trasmette quattro sentenze che danno piena soddisfazione alle ragioni dei ricorrenti a lui affidati.
Il Giudice del Lavoro, soffermandosi sull'irragionevolezza dei provvedimenti che stabilivano il collocamento in coda nelle graduatorie 2009/2011, ha ribadito fermamente che “non può ritenersi ragionevole un’interpretazione della legge 296/06 volta ad inserire in coda alla graduatoria provinciale di destinazione i docenti trasferiti da altre province di appartenenza”. La trasformazione delle graduatorie da permanenti ad esaurimento non poteva, infatti, implicare la mortificazione del merito come pervicacemente sostenuto dal MIUR. Questa ulteriore soccombenza contro l'ANIEF costa al Ministero dell'Istruzione 3.600 Euro di spese di lite.
L'ANIEF accoglie sempre con soddisfazione la notizia che, dopo anni di battaglie legali, i propri iscritti possano finalmente giovarsi dei benefici di quella nomina a tempo indeterminato che il MIUR aveva ostinatamente negato loro mortificando, senza alcuna remora, il merito e la professionalità da loro posseduta. Ancora una volta quanti si sono affidati con fiducia all'azione attenta e determinata dell'ANIEF, hanno ottenuto giustizia e il doveroso riconoscimento dei propri diritti.