Nei tribunali di tutta Italia il MIUR continua ad essere quotidianamente sconfitto dai ricorsi Pettine promossi dall'ANIEF e paga l'ostinazione dimostrata in questi anni con ripetute e ingenti condanne alle spese di giudizio. Grazie all'intervento dei nostri legali, coordinati dagli Avvocati Fabio Ganci e Walter Miceli, i docenti che si sono rivolti con fiducia al nostro sindacato stanno finalmente ottenendo giustizia.
Negli ultimi giorni ammontano a 6 le sentenze ottenute dai legali ANIEF che hanno portato ad altrettante sconfitte del MIUR nel contenzioso attivato contro le “code della vergogna”. In tutte le sentenze è stato riconosciuto senza ombra di dubbio il pieno diritto dei nostri iscritti all'inserimento “a pettine”, ossia in base al punteggio effettivamente posseduto, nelle graduatorie 2009/2011 e non in coda con conseguente diritto a vedersi riconosciuta la retrodatazione giuridica ed economica della nomina in ruolo. Le sentenze, tutte di identico tenore, sono state ottenute dall'ANIEF grazie al prezioso e professionale intervento degli Avvocati Giovanni Rinaldi e Maurizio Ragusa presso il Tribunale di Torino, dell'Avv. Simona Fabbrini presso il Tribunale di Prato, dell'Avv. Michele Ursini presso il Tribunale di Bari, dell'Avv. Generoso Perna presso il Tribunale di Napoli, dell'Avv. Giuseppina Rizza presso il Tribunale di Siracusa, dell'Avv. Paolo Lombardo presso il Tribunale di Brescia, dell'Avv. Salvatore Russo presso il Tribunale di Lucca.
Con la vincente azione legale promossa dall'ANIEF, altri 8 nostri iscritti hanno ottenuto finalmente quanto era stato loro negato dal MIUR sin dal 2009, quando erano stati relegati “in coda” nelle graduatorie ad esaurimento senza alcun rispetto per la professionalità e il punteggio posseduto e acquisito nel corso dei tanti anni di lavoro svolto. Tale ingiustizia, ora sanata grazie all'intervento dell'ANIEF, è costata al MIUR il pagamento di complessivi 13.250 € per le spese di giudizio.