Il Ministero dell'Istruzione dovrà attivare la seconda ora di primo strumento già dal corrente anno scolastico e a beneficio di tutti gli alunni del biennio dei Licei Musicali e aumentare, dunque, le dotazioni di organico di almeno 400 posti. Questo quanto si legge a chiare lettere nella sentenza del TAR Lazio emanata lo scorso 13 febbraio e ottenuta dai legali Anief Walter Miceli e Denis Rosa. Marcello Pacifico (Anief): il Miur non ha più scuse, esegua la sentenza e rispetti il pieno diritto all'istruzione di migliaia di alunni. Quei 400 posti devono essere attribuiti sin da subito e utilizzati anche per la prossima mobilità.
Il TAR del Lazio, infatti, decidendo sul ricorso Anief proposto per ottenere chiarimenti in ordine alle modalità di ottemperanza della precedente sentenza dello stesso Tribunale Amministrativo che aveva ordinato al MIUR di ripristinare la seconda ora di primo strumento nei Licei Musicali, ritiene irricevibili le motivazioni addotte dal MIUR per non eseguire la sentenza direttamente nel corso del corrente anno scolastico e, soprattutto, considera persistente l’inadempimento dell’amministrazione, “non potendosi considerare esecutivo della pronuncia il decreto che limiti ai soli ricorrenti l’effetto derivante dalla sentenza di accoglimento, inerendo al complessivo sistema di insegnamento l’orario di strumento richiesto”. Nessun dubbio, dunque, per il Tribunale Amministrativo per il Lazio che, dando piena ragione ai nostri legali mossi a tutela del diritto all'istruzione di centinaia di alunni iscritti al biennio dei licei musicali, bacchetta il Ministero dell'Istruzione ritenendo assolutamente irricevibili le sue motivazioni riguardo la mancata esecuzione della sentenza soprattutto in considerazione del fatto che “l’Amministrazione ammette pacificamente di non esser nelle condizioni (rectius di non voler) ottemperare in quanto, a suo dire, si chiederebbe non solo di intervenire ad anno scolastico già iniziato ma altresì si chiederebbe …l’istituzione di circa 400 posti in più a livello nazionale, rispetto alla dotazione organica già distribuita, posti che ad oggi non hanno alcuna copertura finanziaria” (sic…) da qualificarsi come dotazione organica aggiuntiva; e proprio in virtù di ciò l’amministrazione ammette di poter provvedere solo a partire dal prossimo anno scolastico!”.
Il comportamento dell’Amministrazione risulta, per i Giudici del TAR Lazio “facilmente smentibile ove si consideri che: a) I posti in parola (circa 400) non sono qualificabili come dotazione organica aggiuntiva, categoria peraltro abrogata dalle recenti riforme; b) Diversamente da quanto sostenuto nella nota del MIUR l’USR Lombardia ha provveduto a ripristinare le ore aggiuntive in totale autonomia e solo nei confronti dei ricorrenti; altri Uffici periferici stanno valutando in queste ore il ripristino; è quindi evidente che l’assunto dell’Amministrazione che riterrebbe sussistente un divieto di modifica degli orari in corso d’anno è assolutamente priva di fondamento perché smentito dal comportamento degli Uffici periferici”.
“Il Ministero dell'Istruzione non ha più scuse – commenta Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – ci aspettiamo che esegua la sentenza e rispetti il pieno diritto all'istruzione di migliaia di alunni così come imposto dal giudicato ottenuto dai nostri legali. Quei 400 posti dovranno essere immediatamente ripristinati e attribuiti effettuando eventualmente nuove convocazioni anche a beneficio dei tanti docenti precari che in questo momento non stanno lavorando a causa dei tagli illegittimi posti in essere dalla stessa Amministrazione. Gli stessi posti dovranno, anche, essere messi a disposizione per le prossime operazioni di mobilità perché dovevano esistere nell'organico dei Licei Musicali sin dall'inizio dell'anno scolastico e risultano, palesemente, posti vacanti e disponibili che devono essere utili per i trasferimenti e i passaggi di ruolo o di cattedra di tutti gli interessati”.
Riguardo le operazioni effettuate dall'Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia, inoltre, la sentenza ottenuta dall'Anief tiene a evidenziare come l'aver provveduto al ripristino delle ore nei confronti dei soli ricorrenti e non anche dell’intera classe abbia creato “un’evidente disparità di trattamento tra i componenti della classe (alcuni avvantaggiati nell’esecuzione dello strumento, altri invece penalizzati) e finanche una difficoltà del docente nel valutare gli alunni, tutto ciò in palese spregio dei più elementari principi (anche costituzionali) in materia di diritto allo studio, di buona amministrazione e finanche della portata erga omnes del giudicato amministrativo”. In applicazione dell’art. 114, comma 7, dunque il Collegio “ritiene di fornire i chiarimenti richiesti nel senso di considerare persistente l’inadempimento dell’amministrazione, non potendosi considerare esecutivo della pronuncia il decreto che limiti ai soli ricorrenti l’effetto derivante dalla sentenza di accoglimento, inerendo al complessivo sistema di insegnamento l’orario di strumento richiesto, con ogni conseguente attività da parte del Commissario ad acta”.
“A maggio – conclude il presidente Pacifico - saranno discussi presso il TAR del Lazio, ulteriori motivi aggiunti proposti dai nostri legali a tutela di tutti gli alunni iscritti nel primo biennio dei licei musicali e per ottenere, in favore dei ricorrenti, anche il risarcimento del danno causato dalla mancata erogazione della seconda ora di strumento sin dal corrente anno scolastico”. L'Anief, ora, per il tramite dei propri legali, provvederà a notificare immediatamente la nuova sentenza rivendicando l'immediata attivazione dei 400 posti che il Ministero dell'Istruzione, illegittimamente, si era arrogato il diritto di non attivare in aperta violazione della nostra Carta Costituzionale e dei diritti degli alunni iscritti nei Licei Musicali.