Anief avvia il ricorso gratuito contro lo schema di decreto interministeriale per stabilizzare i collaboratori scolastici precari che hanno superato i 36 mesi di servizio al pari di quei lavoratori che, dal 1° gennaio 2020, saranno giustamente assunti tra gli 11.557 lavoratori degli ex servizi esternalizzati. Più della metà i posti tra Campania, Sicilia, Lazio e Puglia in base a quanto stabilito dal Governo a maggioranza giallo-verde. I legali Anief pronti a chiedere l'intervento della Corte di giustizia e della Consulta per sanare l'evidente disparità di trattamento.
Lo schema di Decreto interministeriale sugli Organici ATA del prossimo anno scolastico che regolamenterà le immissioni in ruolo anche per il personale amministrativo, tecnico e ausiliario della scuola pubblica è stato trasmesso con Nota Miur lo scorso 3 giugno; Anief avvia le procedure di adesione allo specifico ricorso per rivendicare in organico di diritto l'aumento dei posti per i collaboratori scolastici ancora precari che hanno svolto servizio oltre i 36 mesi al pari di quanto disposto con l'accantonamento dei posti in favore dei lavoratori socialmente utili. “Il Governo vuole stabilizzare entro il 2020 quasi 12 mila ex LSU delle cooperative – commenta Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief - e dimentica, ancora una volta, più di 40 mila Ata precari che lavorano nelle nostre scuole e cui negherà ancora l'immissione in ruolo. Abbiamo intenzione di andare fino in fondo e interessare della questione non solo la Consulta, ma la CGUE perché il diritto al ruolo va riconosciuto in favore di tutti i lavoratori precari della scuola”.
Per aderire al ricorso Anief sugli organici ATA entro il prossimo 30 giugno, clicca qui.