Solo 34 mila partecipanti su oltre 102 mila candidati: sono questi i numeri di presenze al concorso per Direttore dei servizi generali e amministrativi della scuola, le cui prove preselettive si sono svolte nel corso della settimana. La bassa adesione si spiegherebbe con l’imponenza del programma da studiare. Il fatto che il numero di partecipanti sia stato molto inferiore alle attese, con due aspiranti Dsga su tre che hanno preferito non presentarsi al test preselettivo, fa crescere l’interesse per l’accesso alle prove successive, sempre al fine di aggiudicarsi uno dei 2.004 posti del bando, estendibili a 2.800: a questo proposito, il giovane sindacato continua a raccogliere adesioni per tutelare le posizioni di candidati che dopo le prove preselettive si ritroveranno esclusi dalla prosecuzione del concorso, nonostante abbiano raggiunto la soglia della sufficienza.
Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, “tirare via da un concorso atteso da vent’anni tanti candidati con questa leggerezza è un’ingiustizia colossale. Gli errori in diversi test, nel bando di concorso e nell’organizzazione della selezione, la dice lunga sull’attenzione che l’amministrazione centrale ha mostrato per selezionare i direttori dei servizi generali a amministrativi che nel 2020 dovrebbero prendere posto in migliaia di istituti oggi con sedi vacanti”.
Anief continua a raccogliere adesioni per i candidati che dopo le prove preselettive si ritroveranno esclusi dalla prosecuzione del concorso, nonostante abbiano raggiunto la soglia della sufficienza e comunque rientreranno nel numero compreso tra tre a quattro volte i posti banditi in regione.
Il concorso a Dsga ha visto una partecipazione molto bassa alle prove preselettive: ha partecipato infatti appena il 33% degli iscritti al concorso. I motivi della bassa adesione ai test d’accesso risalirebbero “alla difficoltà delle prove e l’ampiezza dei programmi”, spiega Orizzonte Scuola.
LA PROSSIMA SETTIMANA GLI ESITI SARANNO PUBBLICI
A livello regionale, la percentuale di mancate presenze alle prove è abbastanza uniforme: “In Friuli Venezia Giulia ad esempio, su 1.500 iscritti al concorso, ha partecipato solo il 40%. A rinunciare, secondo i sindacati, sono anche laureati in giurisprudenza, che trovano impossibile essere preparati su tutto. Gli esiti delle prove saranno resi noti martedì 18 o mercoledì 19 giugno”.
Ricordiamo – scrive ancora la rivista specializzata - che sarà ammesso a sostenere le prove scritte un numero di candidati pari a tre volte il numero di posti banditi in ciascuna regione. Sono, inoltre, ammessi tutti i candidati che abbiano conseguito nella prova preselettiva un punteggio pari a quello del candidato collocato nell’ultima posizione utile e i candidati disabili affetti da invalidità uguale o superiore all’80% (questi ultimi non sostengono la prova preselettiva ai sensi dell’articolo 20, comma 20-bis, della legge 104/92). È bene anche ricordare che il punteggio della prova preselettiva non concorre alla formazione del voto finale nella graduatoria di merito.
LA POSIZIONE DEL SINDACATO
Anief ha presentato ricorso avverso la previsione del bando di ammettere all'ammissione alla prova scritta un numero di candidati triplo rispetto ai posti disponibili e non di tutti i candidati che avranno superato la prova preselettiva con un punteggio finale pari o superiore a 60/100. Una richiesta che parte anche dalle diverse inesattezze e risposte errate presenti nella batteria dei 4mila test comunicati ai partecipanti al concorso.
Il sindacato autonomo ha inoltre già dimostrato, in occasione del concorso del 2016 e del TFA, che il raggiungimento della quota di sufficienza è un motivo di per sé valido per accedere alle prove scritte, mentre appare irragionevole attivare le prove preselettive soltanto se il numero delle domande è superiore a quattro volte il numero dei posto salvo far accedere, dopo il loro svolgimento delle preselettive, soltanto chi si ritrova entro le tre volte il numero dei posti banditi.
I RICORSI CONTROLO LA SOGLIA DI ACCESSO AGLI SCRITTI
Anief continua a raccogliere adesioni per i candidati che dopo le prove preselettive si ritroveranno esclusi dalla prosecuzione del concorso, nonostante abbiano raggiunto la soglia della sufficienza e comunque rientreranno nel numero compreso tra tre a quattro volte i posti banditi in regione.
GLI ALTRI RICORSI PER GLI AMMINISTRATIVI FACENTE FUNZIONE
Anief, intanto, continua a raccogliere ricorsi, da sottoporre al giudice del lavoro, per ottenere la trasformazione in contratto a tempo indeterminato dei contratti a tempo determinato su posti vacanti e disponibili illegittimamente reiterati per oltre 36 mesi per lo svolgimento della funzione di Dsga, con richiesta di relativo risarcimento.
Allo stesso tribunale viene presentato il ricorso a favore dei Dsga che non vogliono soccombere al metodo della temporizzazione e per ottenere il riconoscimento del servizio pregresso prestato come responsabile amministrativo o come assistente amministrativo.
Anief ha infine predisposto al giudice del lavoro una specifica impugnazione per il personale Ata che intende recuperare la differenza retributiva spettante per lo svolgimento delle funzioni di Dsga.
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