Scadenza al 31 dicembre 2011. Entro la primavera partono i primi 8.000 ricorsi. Miur nel caos per le migliaia di istanze di accesso agli atti dell’ANIEF. La Corte di giustizia europea conferma la parità di diritti tra personale precario e di ruolo.
La proroga per impugnare i contratti di licenziamento passa dalle forche caudine della Camera e sposta le lancette dal 24 gennaio al 31 dicembre 2011 per i termini relativi all’invio della lettera interruttiva-impugnativa per la mancata immissione in ruolo (in caso di tre o più supplenze annuali negli anni pregressi) o per l’erronea stipula del contratto al 30 giugno invece che al 31 agosto (su posto vacante e disponibile).
ANIEF aveva già riaperto i termini per ricorrere, ritenendo incostituzionale il termine del 24 gennaio, ricevendo un altro migliaio di adesioni. La segreteria sta organizzando questo nuovo materiale per completare la prima tranche di ricorsi che saranno presentati in primavera. Pertanto, tutti coloro che hanno aderito ai ricorsi ANIEF riceveranno le nuove istruzioni operative entro la fine del mese di marzo. Chi aderirà successivamente a questa data riceverà nuove istruzioni sulla tempistica che, comunque, sarà rapida, una volta terminata la prima fase delle operazioni legate al ricorso.
Nel frattempo, gli uffici del MIUR sono nel caos a seguito delle migliaia di lettere interruttive giunte contestualmente alle richieste di accesso agli atti, a cui spesso gli ambiti territoriali rispondono in maniera elusiva o poco chiara - abbiamo replicato fornendo ai ricorrenti una seconda richiesta più perentoria.
Dopo la sentenza del tribunale di Viterbo, infine, che riteneva la giurisprudenza comunitaria non applicabile al personale precario della scuola, la Corte Europea con Sentenza del 22.12.2010, nelle cause riunite C-444/09 e C-456/09, fa chiarezza e ribadisce il divieto di discriminazione tra lavoratori di ruolo e lavoratori con contratto a tempo determinato, nell’attribuzione degli scatti di anzianità - su cui non vi è alcun termine interruttivo per il quinquennio pregresso e rimangono aperti i termini per aderire.
Abbiamo ottenuto il diritto al trasferimento ora vogliamo la stabilizzazione per sconfiggere finalmente la precarietà nella scuola e assicurare la continuità didattica. Tutti gli altri sindacati ci hanno seguito dopo aver ignorato la questione per 10 anni (decreto legislativo 368/2001). Non aspettare ancora! Ricorri e otterrai giustizia! Alla fine, il tempo paga.
Il commento alla sentenza della corte di giustizia europea
Il comunicato sulla riapertura dei ricorsi con le istruzioni
Le istruzioni originarie per tutti i ricorsi (stabilizzazione, scatti, 30 giugno)