Ancora un successo dell'avvocato Maniscalco, legale Anief, presso il Tribunale del Lavoro di Verona. Abile nella difesa di un nostro socio oggetto di contestazione d'addebito, ha ottenuto l'annullamento della sanzione disciplinare e la condanna alle spese dell'Amministrazione Pubblica.
Nel provvedimento con cui era stata irrogata la sanzione nella forma dell'”avvertimento scritto”, il Dirigente Scolastico addebitava al ricorrente il fatto che “le decisioni ed i comportamenti adottati dal docente non avevano perseguito esclusivamente l'interesse pubblico ossia quello dell'Amministrazione violando pertanto i doveri previsti dal DPCM Funzione Pubblica del 28/11/200 e dal D.Leg. 150/2009”, in realtà confondendo il proprio interesse con quello dell'amministrazione.
Nonostante il tentativo da parte del Dirigente Scolastico di delegittimare la condotta del docente, il Giudice ha disposto l'annullamento della sanzione in quanto “Nessun interesse in capo all'Amministrazione risulta leso o pregiudicato anche solo in parte”; il docente ha agito solo al fine di “tutelare la propria onorabilità”.
Dovranno fare attenzione quei dirigenti che, forti del d.lgs 150/2009 che trasferisce loro maggiori poteri sanzionatori, volessero trasformarsi in “sceriffi” frettolosi “giustizieri”, avallati da conniventi membri di staff.
L'Anief interverrà ogni qual volta la dignità e l'autonomia dei docenti fossero messe in discussione dall'azione avventata di capi d'Istituto che volessero ancora tentare di intimidire e mortificare quei professionisti della scuola che, quotidianamente, perseguono l'interesse degli studenti e delle loro famiglie, nonché dell'Amministrazione stessa e sono accusati, invece, del contrario.
L'Anief chiede a tutti i lavoratori di vigilare sulla formazione dei comitati di valutazione, istituiti dalla legge 107/2015, e sulla scelta dei collaboratori (10% del personale scelto dal Dirigente), affinché queste figure possano, veramente, perseguire l'interesse delle Istituzioni Scolastiche e della loro utenza.