Con quattro sentenze di identico tenore, l'Anief ottiene giustizia anche per i docenti precari della Provincia Autonoma di Trento: il Tribunale del Lavoro di Rovereto accoglie le tesi patrocinate con estrema perizia dagli Avvocati Fabio Ganci, Walter Miceli e Maria Luisa Offer e condanna la PAT a risarcire quattro docenti precari per violazione di norme imperative, evidente discriminazione e illegittima reiterazione di contratti di lavoro a tempo determinato. “È la prima volta che a Trento si ottiene il riconoscimento del diritto al risarcimento del danno in favore di docenti precari per illecita stipula di plurimi contratti di lavoro a tempo determinato in violazione di norme comunitarie – commenta Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – siamo orgogliosi di questo risultato che restituisce dignità ai lavoratori a termine della scuola anche nella Provincia Autonoma di Trento”. Riconosciuto, anche, il diritto alla medesima progressione stipendiale riservata ai docenti a tempo indeterminato con relativa condanna della Provincia Autonoma al pagamento delle spese di lite vista l'integrale soccombenza in giudizio.
È un provvedimento esemplare quello ottenuto dai legali Anief in tribunale: il Giudice del Lavoro, infatti, rileva senza ombra di dubbio che la Provincia Autonoma di Trento ha violato i diritti dei lavoratori a termine non prevedendo alcun limite effettivo alla durata massima totale dei rapporti di lavoro da stipularsi in successione e ponendo in essere, di fatto, un rinnovo potenzialmente illimitato di contratti di lavoro a tempo determinato per la copertura di posti vacanti e disponibili di docenti nonché di personale amministrativo, tecnico e ausiliario, senza che ragioni obiettive lo giustifichino. Il Giudice ha, quindi, riconosciuto un risarcimento del danno pari a circa 10.000 Euro a ricorrente e ha, inoltre, accertato e dichiarato, in applicazione del principio di non discriminazione di cui alla clausola 4 punto 1 dell'Accordo quadro sul lavoro a tempo determinato allegato alla Direttiva 1999/70/CE, il diritto dei ricorrenti a vedersi riconosciuta l'anzianità lavorativa maturata in forza dei contratti a termine ai fini della progressione economica attribuita dal CCPL (contratto collettivo provinciale di lavoro) ai docenti di ruolo di pari qualifica, con condanna dell'Amministrazione al pagamento delle differenze retributive maggiorate di interessi e rivalutazione e delle spese di giudizio quantificate in un totale di oltre 6.000 Euro oltre accessori.
“I nostri iscritti, ora, - conclude Marcello Pacifico – potranno vedersi riconosciuto il loro giusto diritto all'inquadramento stipendiale computato sin dal primo anno di servizio con contratti a termine e saranno risarciti per l'illegittimo sfruttamento del lavoro precario posto in essere dalla PAT. Non possiamo che essere soddisfatti e orgogliosi di aver potuto patrocinare i diritti dei precari della scuola anche nella Provincia Autonoma di Trento e di aver restituito dignità al loro fondamentale lavoro di professionisti dell'istruzione”. L'Anief ricorda che è sempre possibile ricorrere per veder riconosciuti i propri diritti e per ottenere giustizia in caso di illegittima reiterazione di contratti di lavoro oltre il 36 mesi di servizio. Per ulteriori informazioni e aderire ai ricorsi, clicca qui.