Una nuova vittoria in tribunale targata Anief riconosce il diritto di 13 docenti a percepire le progressioni stipendiali maturate durante gli anni di servizio a tempo determinato. Gli Avvocati Fabio Ganci, Walter Miceli e Tiziana Sponga battono nuovamente il MIUR presso il Tribunale del Lavoro di Bologna e ottengono la piena equiparazione del servizio svolto con contratti a termine ai fini della corresponsione degli scatti di anzianità. Marcello Pacifico (Anief-Cisal). “Ci siamo sempre battuti contro ogni discriminazione nei confronti dei lavoratori precari e ci aspettiamo che il MIUR ne prenda atto e applichi, finalmente, le direttive comunitarie: non riconoscere le progressioni di carriera durante il precariato è illegittimo così come è illegittimo non riconoscere immediatamente e per intero il servizio preruolo nella ricostruzione di carriera”. L'Anief ricorda a tutti i lavoratori della scuola che, al momento, l'unico modo per vedersi riconosciuto il diritto a percepire gli scatti di anzianità durante il precariato e il corretto computo del servizio preruolo all'atto della ricostruzione di carriera è promuovere gli specifici ricorsi che il giovane sindacato propone gratuitamente.
La nuova vittoria Anief arriva dal Tribunale del Lavoro di Bologna dove i nostri avvocati ottengono la declaratoria del diritto di 13 docenti “alla valorizzazione dell’anzianità di servizio maturata in conseguenza della stipulazione di contratti di lavoro a tempo determinato” e, per l’effetto, la condanna l’Amministrazione a corrispondere loro “le differenze retributive maturate in ragione della relativa anzianità di servizio con gli interessi legali dalle singole scadenze e fino al saldo”. Le sentenze confermano, dunque, l'evidente discriminazione posta in essere dal MIUR nei confronti dei lavoratori precari non riconoscendo loro il diritto a percepire la retribuzione in base agli effettivi anni di servizio svolti.
“Ci siamo sempre battuti contro ogni discriminazione nei confronti dei lavoratori precari – commenta Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief e segretario confederale Cisal - ci aspettiamo che il MIUR ne prenda atto e applichi, finalmente, le direttive comunitarie: non riconoscere le progressioni di carriera durante il precariato è illegittimo così come è illegittimo non riconoscere immediatamente e per intero il servizio preruolo nella ricostruzione di carriera”. L'Anief ricorda a tutti i lavoratori della scuola che, al momento, l'unico modo per vedersi riconosciuto il diritto a percepire gli scatti di anzianità durante il precariato e il corretto computo del servizio preruolo all'atto della ricostruzione di carriera è promuovere gli specifici ricorsi che il giovane sindacato propone gratuitamente.
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