A pochi giorni dal rinnovo delle RSU (ma questo è certamente un puro caso…), queste organizzazioni sindacali si ricordano “che non si annulla il precariato se, insieme ai docenti inseriti nelle GAE, non si stabilizza anche il lavoro di quanti, pur non essendovi inclusi, hanno ugualmente maturato diversi anni di servizio”.
Marcello Pacifico (presidente Anief): siamo contenti che alla fine certi sindacalisti, folgorati sulla via di Damasco, abbiano scoperto che vanno tutelati anche loro. Ma qualora da qui al 17 febbraio dovessero tornare nell’oblio, siamo pronti a recarci anche noi al sit-in di martedì grasso davanti al Ministero dell’Istruzione: per stappare con loro, al bisogno, quelle bottiglie di vino necessarie a fargli ritrovare la memoria perduta.
Uno scherzo dei sindacati. Non sappiamo come meglio definire quello che verrà messo in scena l’ultimo giorno di Carnevale, martedì grasso, dai sindacati Flc-Cgil, Cisl Scuola e Uil Scuola. Dopo anni di lotte in solitudine al fianco dei docenti precari, condotte nelle piazze, al Miur, nelle aule del Parlamento e nei tribunali, per la salvaguardia dell’assunzione, delle ferie non godute, degli scatti di anzianità, dell’assegnazione delle mensilità estive e di tutti i diritti negati, è forte la meraviglia dell’Anief: come per magia, infatti, anche gli autorevoli sindacati Confederali si ricordano gli insegnanti “invisibili”, i precari abilitati ma non inseriti nelle GaE e quindi senza prospettive di stabilizzazione.
A pochi giorni dal rinnovo delle RSU (ma questo è certamente un puro caso…), durante il quale per la prima volta grazie all’Anief anche i precari potranno figurare nelle liste dei candidati, queste organizzazioni sindacali si ricordano “che non si annulla il precariato se, insieme ai docenti inseriti nelle GAE, non si stabilizza anche il lavoro di quanti, pur non essendovi inclusi, hanno ugualmente maturato diversi anni di servizio”. E così finalmente decidono di scendere in piazza, per rivendicare “la nomina in ruolo per TUTTI i precari e per questo manifesteranno davanti alla sede del Ministero dell’Istruzione”.
Viene da chiedersi dove erano questi sindacalisti quando l’Anief ha chiesto a gran voce, in tutte le sedi, la loro stabilizzazione. Ma anche per quale motivo l’Anief è stato l’unico sindacato della Scuola a presentare degli emendamenti all’ultimo decreto Mille proroghe, tra cui proprio quello che estende l’assunzione tramite “La Buona Scuola” anche agli abilitati non inseriti nelle GaE attraverso la creazione di una fascia aggiuntiva. Emendamento che il giovane sindacato è pronto a riproporre in Parlamento, con la solita tenacia, qualora non dovesse trovare approvazione.
“Abbiamo sempre avuto rispetto per le iniziative delle altre organizzazioni sindacali – spiega Marcello Pacifico, presidente Anief e segretario organizzativo Confedir – ma stavolta abbiamo la netta sensazione che con il sit-in programmato per il 17 febbraio si vogliano solo prendere in giro decine e decine di migliaia di docenti precari, che da diversi anni svolgono quelle preziose supplenze utili a permettere il regolare svolgimento delle lezioni nelle nostre scuole. Non si può banalizzare in questo modo il loro futuro professionale, ricordandosi solo ora dei rischi e delle incertezze cui la politica del Governo di turno li sta indirizzando”.
Proprio per dimostrare l’attaccamento di certi sindacati al personale precario, ricordiamo quanto accaduto il 26 novembre scorso: nel giorno della lettura della storica sentenza della Corte di Giustizia europea sull’abuso dei contratti a termine in Italia, veniva frettolosamente firmata al Miurl’ipotesi di CCNL sulla mobilità del personale, attraverso cui ancora una volta, nonostante la direttiva europea 70/1999, si valutava la metà il servizio pre-ruolo, senza alcuna ragione oggettiva. E venivano ancora una volta ignorate le istanze presentate da Anief in Parlamento sul ripristino dell’assegnazione provvisoria dopo il primo anno e sulla modifica delle regole in vista del piano di assunzioni e dell’introduzione dell’organico funzionale.
“Vorremmo sapere – continua Marcello Pacifico – cosa abbia prodotto questa improvvisa riconciliazione verso quei docenti sempre dimenticati e ignorati. Certo, siamo contenti che alla fine certi sindacalisti, folgorati sulla via di Damasco, abbiano scoperto che vanno tutelati anche loro. Ma qualora da qui al 17 febbraio dovessero tornare nell’oblio, siamo pronti a recarci anche noi al sit-in di martedì grasso davanti al Ministero dell’Istruzione: per stappare con loro, al bisogno, quelle bottiglie di vino necessarie a fargli ritrovare la memoria perduta”.
Ecco un motivo in più per cui l’Anief chiede di diventare rappresentativa alle prossime elezioni RSU: candidati nelle sue liste entro il 6 febbraio 2015 e votale a marzo. Scrivi aQuesto indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. Se vinceremo questa scommessa, insieme, cambieremo la Scuola e partiremo proprio dalla riscrittura di questi contratti obsoleti, ingiusti, anti-europei.
#iocambiolascuola, e tu? Partecipa aiseminari Anief sulla legislazione scolastica. Aderisci ai ricorsi sulla mobilità. È arrivato il momento di agire, di riscoprire la vocazione di essere magistri vitae.
Per approfondimenti:
Mobilità: mentre a Lussemburgo si decideva sui precari, a Roma i sindacati li rinnegavano ancora