Sospeso per la terza volta il D.M. 235/14 di aggiornamento delle graduatorie ad esaurimento voluto dal ministro Giannini. Altri 200 ricorrenti ottengono dal Tar Lazio il reinserimento nelle graduatorie di mezza Italia, dopo le pronunce dei giorni scorsi, a ridosso delle convocazioni per le supplenze, grazie a un nuovo decreto monocratico n. 4059/14 ottenuto dall’avv. F. Lideo che ha patrocinato la causa. Sono complessivamente 15.000 i precari che si sono rivolti alla rete dei legali dell’Anief per inserirsi nelle graduatorie, tra i 100.000 esclusi dall’ultima riforma annunciata sulla scuola.
Sia il Tar Lazio che il Consiglio di Stato più volte hanno ribadito come sia stata violata la legge primaria che permette da una parte il depennamento dalla terza fascia delle graduatorie ad esaurimento di chi non aggiorna la domanda, e dall’altra il reinserimento all’atto della produzione della stessa nell’aggiornamento successivo.
In questi giorni l’Anief provvederà a notificare il provvedimento agli Ambiti territoriali citati in giudizio per inserire con riserva i docenti, mentre sono in corso di notifica nuove richieste di provvedimenti cautelari d’urgenza per gli altri ricorrenti.
Al sindacato, inoltre, si sono rivolti nei mesi scorsi anche tutti quei docenti abilitati dopo il 2009 attraverso i Tirocini Formativi Attivi, i Percorsi Abilitanti Speciali istituiti presso le Università per abilitare all’insegnamento, le Facoltà di Scienze della Formazione Primaria, i corsi abilitanti all’estero, e anche coloro che sono in possesso del diploma magistrale abilitante: tutti esclusi all’atto dell’ultimo aggiornamento triennale proprio dalle graduatorie da cui sono conferite ogni anno sia le immissioni in ruolo sia gli incarichi annuali o al termine delle attività didattiche e che dovrebbero essere cancellate dal Governo con le prossime 150.000 immissioni in ruolo.
“La decisione del Governo – dichiara Marcello Pacifico, presidente Anief e segretario organizzativo Confedir – di stabilizzare i 150.000 docenti già inseriti in queste graduatorie nasce dalla battaglia portata avanti per prima dall’Anief sin dal 2010 nelle aule dei tribunali del lavoro fino a giungere alla Corte di Giustizia Europea, di cui si attende a breve la sentenza sull’abuso dei contratti a termine nella scuola. Tuttavia, ignorare che ci sono ancora altri 100.000 docenti abilitati non può che aprire un nuovo contenzioso. Questo personale – conclude Pacifico – è stato abilitato dallo Stato per esercitare la professione e non può essere cancellato dall’organico funzionale”.
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