Mentre il Governo annuncia di voler esaurire le graduatorie dei precari con un piano da 150.000 immissioni in ruolo, da una parte il Tar Lazio reinserisce i docenti depennati con diversi decreti monocratici, dall'altra sospende il giudizio sul ricorso promosso da diversi docenti di ruolo cancellati dalle stesse graduatorie, in attesa dell'esame della Consulta sull'art. 1 c. 4-quinquies del D.L. 134/09 richiesto dall'ordinanza n. 3309/13 della stessa sezione.
Con sentenza n. 9726/14 sul ricorso n. 10382/10 i giudici del Tar Lazio non si discostano dal precedente orientamento e, richiamando l'ordinanza di remissione, sospendono il processo in attesa della decisione della Corte costituzionale che ha già censurato la norma laddove inseriva in coda i precari nella terza fascia delle graduatorie aggiuntive, sempre su ricorso promosso dall'Anief che ha consentito durante gli ultimi due aggiornamenti delle graduatorie il trasferimento di migliaia di precari.
Si attende nei prossimi mesi il responso del Giudice delle leggi, mentre nelle ultime due settimane lo stesso Tar Lazio ha decretato - attraverso ben 11 provvedimenti cautelari - la riammissione di centinaia di ricorrenti che erano stati depennati dalle Gae. Una partita tutta in salita per il Governo che vede 100.000 precari invisibili bussare alle graduatorie in virtù del titolo abilitante conseguito. 15.000 di essi si sono rivolti ai legali dell'Anief per ottenere giustizia proprio dal Tar Lazio che si esprimerà a breve sulla loro richiesta.
Il sindacato ricorda come sia ancora possibile ricorrere al giudice del lavoro per richiedere il reinserimento nelle Gae.
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