Con ordinanza n. 10073/14, il tribunale amministrativo accoglie la richiesta di sospensiva per centinaia di ricorrenti nel ricorso patrocinato dall'avv. F. Lideo dell'Anief e conferma i primi decreti monocratici che hanno consentito il reinserimento nelle Gae. Sono stati nel frattempo 15 i provvedimenti d'urgenza accolti, di cui gli ultimi nn. 4423, 4440, 4657, 4791.
I giudici, grazie all'azione ferma e decisa dello studio legale dell'Anief, hanno fatto riferimento alla recente posizione del Consiglio di Stato che li ha convinti a confermare i decreti monocratici emessi durante le operazioni di nomina a tempo indeterminato e determinato.
“Sono più di 15.000 i docenti in possesso di abilitazione che si sono rivolti all'Anief per inserirsi in quelle graduatorie che il Governo vorrebbe esaurire - dichiara Marcello Pacifico, presidente Anief e segretario organizzativo Confedir - con un piano di 150.000 immissioni in ruolo, senza contemplarli. E ora un migliaio di essi potrà aspirare, grazie all'iniziativa del sindacato, anche all'immissione in ruolo nonostante fosse stato escluso dalla scuola proprio dalla riforma su cui è in corso la consultazione pubblica”.
Il sindacato si batte non soltanto per coloro che sono stati cancellati dalle graduatorie e vogliono reinserirsi ma anche per tutti quei docenti invisibili al Parlamento che insegnano ogni giorno nelle nostre scuole, spesso come supplenti brevi, seppure abilitati e professionisti come tutti gli altri. In assenza di una risposta dell'esecutivo, richiesta con urgenza anche nella recente manifestazione di piazza a Montecitorio dallo stesso presidente Anief, il sindacato continuerà a chiedere in tribunale il rispetto del merito, della parità di trattamento dei cittadini nei pubblici uffici e del principio di buon andamento e ragionevolezza nonché delle norme costituzionali e comunitarie. Come spiegare, infatti, persino a graduatorie esaurite, la persistente volontà di non inserire il personale abilitato?
Chi ha presentato domanda all'atto dell'ultimo aggiornamento come primo inserimento o negli aggiornamenti precedenti come reinserimento può sempre ricorrere al giudice del lavoro seguendo le indicazioni che trova qui.
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